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Pisa – Segnali di sgombero del campo rom della Bigattiera

Lo denuncia con un comunicato Africa Insieme e il Progetto Rebeldia: il Comune sospenda immediatamente le operazioni di smantellamento del campo e dia attuazione alla delibera del 2013

Famiglie che preparano pacchi e valigie in vista di un imminente sgombero, bambini che escono da scuola preoccupati di non trovare più le loro abitazioni, genitori che non sanno dove potranno dormire i propri figli nei prossimi giorni: è cominciato così l’anno scolastico per la comunità rom del campo della Bigattiera.
Siamo dunque alle solite: lo sgombero è l’unica soluzione che il Comune sa dare alla “questione rom”, come annuncia l’Assessora Capuzzi a mezzo stampa proprio in questi giorni. E, come spesso accade, tutto avviene in gran segreto: nessuna discussione pubblica sul futuro di tutte queste fami­glie, nessun dibattito sul superamento dei campi o su possibili percorsi di inserimento abitativo.
Le famiglie – quelle con regolare permesso di soggiorno – verranno alloggiate altrove: per tutte le al­tre, l’unica strada suggerita è quella di andarsene dalla città.
Sarà bene allora ricordare che i rom della Bigattiera abitano a Pisa da più di vent’anni, e che gran parte dei loro figli sono nati, vissuti e cresciuti qui. L’assenza di un permesso di soggiorno non di pende dalla volontà di essere “clandestini” né dall’intenzione di violare la legge: al contrario, pro­prio le condizioni di emarginazione abitativa, e la mancanza di un lavoro regolare, hanno man mano sospinto queste famiglie nell’irregolarità amministrativa. Con un classico circolo vizioso,
dunque, si pensa oggi di punire la presunta “illegalità” che il Comune stesso ha contribuito ad ali­mentare, con le sue politiche di esclusione abitativa.
A proposito di “legalità” – paroletta magica che l’amministrazione usa troppo spesso a sproposi­to – dobbiamo ancora una volta sottolineare che gli sgomberi forzati violano la normativa ONU: precise Convenzioni internazionali vietano lo sgombero in assenza di soluzioni alternative, a pre­scindere dalla condizione giuridica degli abitanti (cioè dal possesso di un permesso di soggiorno), e dalla titolarità di diritti sul terreno occupato (cioè dall’eventuale carattere “abusivo” del campo).
A ciò si deve aggiungere che, due anni fa, il Consiglio Comunale aveva approvato una mozione che chiedeva di ripristinare acqua, luce e scuolabus per il Campo della Bigattiera, nonché di indivi­duare percorsi di inserimento abitativo. Da allora nulla è stato fatto: niente acqua, niente luce, niente scuolabus, nessun progetto di superamento del campo.
Ci rifiutiamo di assistere impotenti all’ennesima umiliazione inflitta a famiglie, donne e minori. E ci rifiutiamo di vedere l’apertura dell’anno scolastico segnata da bambini allontanati, cacciati, esclusi. Chiediamo la sospensione dello sgombero, e, raccogliendo la proposta dell’Assessora Ca­puzzi di cercare soluzioni alternative, chiediamo anche l’immediata convocazione di un tavolo di lavoro, che coinvolga le famiglie del campo, gli insegnanti delle scuole e le associazioni di volonta­riato.

Vedi il blog per i diritti dei bambini e delle bambine del campo della Bigattiera – Pisa