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Postojna, Slovenia – Iniziativa davanti al CPT

Iniziativa trasnazionale di fronte al centro di detenzione per migranti sloveno – proposta dalle reti di Lubiana, Postumia e Nova Goriza assieme alla rete italiana degli Sportelli Invisibili – per denunciare la vergogna dei lager proprio nel momento in cui, con la data del 1 maggio, entreranno in Europa nuovi 10 Paesi tra cui la stesa Slovenia.

La rete del CPT è stata circondata e violata dalle circa 70 persone che hanno dato vita all’iniziativa riuscendo, attraverso un megafono, a comunicare con gli immigrati detenuti all’interno della struttura.
In Slovenia rispetto ai centri di detenzione non esiste un dibattito simile a quello che c’è in Italia, che ragiona sull’uso di questo tipo di detenzione così, per la prima volta, le reti slovene antirazziste hanno voluto iniziare a denunciarne la presenza nel proprio territorio.

“L’Europa in cui la Slovenia si sta prestando ad entrare è sempre più un Europa Fortezza non un Europa aperta come pretenderà di dimostrare Prodi con i festeggiamenti del 30 aprile a Gorizia” queste le parole di Andrea nelle corrispondenze registrate ai microfoni di Radio Sherwood.

All’iniziativa ernao presenti anche i “cancellati” ovvero una rappresentanza di quei 18 mila cittadini eliminati dalle liste anagrafiche della Slovenia perché non di nascita puramente slovena.

In questo Paese i centri di detenzione sono in totale tre, più un quarto in costruzione. Si trovano a Maribor, Lubiana e Postumia. In tutte e tre le strutture si stanno facendo lavori per l’ampliamento.