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Presentata la guida multilingue della Legge Regionale sull’Immigrazione

Un vademecum per favorire l'integrazione degli immigrati

Uno strumento di facile consultazione per favorire l’integrazione degli immigrati nella nostra comunità, realizzato in centomila copie dalla Regione, con la collaborazione dell’Istituto di ricerche economiche e sociali (Ires) e del Centro di solidarietà immigrati di Udine (Cesi), disponibile in dieci lingue diverse nelle sedi istituzionali, negli uffici pubblici e nei luoghi di ritrovo degli extracomunitari.

‘Si tratta – ha spiegato oggi ad Udine l’assessore regionale alle Identità Linguistiche e ai Migranti, Roberto Antonaz – di un prontuario tascabile e di facile consultazione sulla Legge regionale sull’Immigrazione; normativa realizzata con il metodo della più ampia partecipazione delle componenti interessate’.

‘Questo vademecum – ha aggiunto l’assessore – che contiene le notizie utili a chi meglio si vuole avvicinare alla nostra realtà per entrare a farne parte a pieno titolo, è proprio il modo più utile prescelto dalla Regione per dare il benvenuto alle cittadine e ai cittadini immigrati, i quali hanno scelto di stabilirsi nel Friuli Venezia Giulia’.

‘Un ulteriore strumento – secondo Antonaz – che si pone l’obiettivo ambizioso, ma necessario, di concorrere a costruire quella società plurale nella quale, nella conoscenza e nel rispetto delle molte culture e identità linguistiche, devono essere garantiti pari diritti e opportunità a tutti i suoi abitanti e cittadini’.

Dieci sono le lingue nelle quali è realizzata la guida: italiano, francese, inglese, spagnolo, albanese, arabo, serbo-croato, russo, cinese e rumeno.

Come ha poi evidenziato Michele Negro, coordinatore della pubblicazione, gli opuscoli favoriscono la conoscenza delle istituzioni locali, l’accesso ai servizi sanitari, alle scuole, alle comunicazioni, e rispondono alle principali domande che si pongono gli immigrati nell’avvicinarsi alla nostra realtà.

‘Infatti – ha aggiunto Antonaz – l’idea di realizzare la guida muove dal racconto delle esperienze dei nostri corregionali all’estero, i quali citano quasi sempre, tra le principali difficoltà incontrate, quella della lingua diversa, del non poter comunicare con i cittadini del luogo di immigrazione’.

E nel contempo, il vademecum, che si potrà raccogliere da appositi totem realizzati come una sorta di casa, di condominio della civiltà, con le finestre affacciate sul mondo degli idiomi principali parlati dagli immigrati extracomunitari, si rivela utile anche per gli operatori degli sportelli a contatto con i lavoratori e le lavoratrici stranieri. Sarà a disposizione, in particolare, nelle strutture e nei servizi utilizzati dalla comunità immigrata, presso gli Uffici relazioni con il pubblico della Regione, le associazioni coinvolte, gli uffici del lavoro, le organizzazioni sindacali.

Un dato interessante è poi stato esposto da Mariarosa Anzil, del Cesi, la quale ha evidenziato che la scelta delle lingue (30 mila gli opuscoli in italiano), ma anche del linguaggio utilizzato nelle varie lingue, rivelatasi molto complessa (per esempio per il cinese si è dovuto scegliere tra la lingua mandarina e quella cantonese), è stata effettuata assieme ai mediatori culturali.

Un opera utile, dunque, che inserisce nell’azione attuativa della legge regionale sull’Immigrazione varata quest’anno, ‘mentre all’inizio del 2006 – ha concluso Antonaz – si terrà il confronto preliminare alla stesura dello strumento di applicazione del piano integrato sull’immigrazione, destinato alla programmazione triennale del settore, e si provvederà alla stesura dell’elenco dei mediatori.

Entrambe le azioni dell’Amministrazione regionale prevedono il coinvolgimento delle componenti interessate.

ARC/Carlo Morandini