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Pressioni sui familiari della sostenitrice dei diritti dei migranti Tajana Tadić

Front line defenders, 30 ottobre 2020

Informazioni sulla situazione
Il 5 novembre 2020, presso il Tribunale amministrativo di Zagabria, si terrà l’udienza di appello per il caso del compagno della sostenitrice dei diritti dei migranti Tajana Tadić. Il ricorso riguarda la decisione del Ministero dell’Interno dell’11 maggio 2020 di revocare il suo status di rifugiato, concesso nel 2018.

Chi è Tajana Tadić?
Tajana Tadić è program manager di Are You Syrious (AYS), un’organizzazione per i diritti umani creata nel 2015 in Croazia a sostegno dei migranti sulla rotta migratoria dei Balcani. AYS fornisce ai migranti assistenza legale e sostegno psico-sociale, gestisce programmi di integrazione per bambini e adulti, produce rapporti e analisi che denunciano le violenze e altre pratiche illegali da parte delle autorità, e contribuisce al rimodellamento delle politiche attraverso il lavoro di advocacy.
AYS fa parte del Border Violence Monitoring Network, che nel gennaio 2020 ha pubblicato il suo primo rapporto annuale sulla tortura dei richiedenti asilo da parte delle autorità croate alle frontiere esterne dell’UE.

Il compagno di Tajana Tadić è un cittadino iracheno arrivato in Croazia il 26 aprile 2017 e che ha ricevuto lo status di rifugiato il 7 settembre 2018. Ha incontrato Tajana a AYS durante il procedimento di richiesta di asilo. Ha svolto attività di volontariato con AYS, assistendo i richiedenti asilo con attività di traduzione, e partecipando ai programmi educativi e di integrazione della ONG.

Pressioni sui familiari della sostenitrice dei diritti dei migranti Tajana Tadić

Il 5 novembre 2020 il Tribunale amministrativo di Zagabria emetterà una decisione sul ricorso del compagno di Tajana Tadić contro la revoca del suo status di rifugiato. Il Ministero dell’Interno ha inizialmente revocato la protezione l’11 maggio 2020, con l’accusa che l’uomo fosse una “minaccia per la sicurezza nazionale“. Né lui né il suo avvocato hanno avuto accesso a una parte del suo file che è stata classificata come “segreta“, dopo che il Ministero dell’Interno si opposto alle loro richieste.

Il partner di Tajana Tadić è stato molestato dalla polizia in diverse occasioni in relazione alle attività della donna a sostegno della protezione dei diritti umani dei migranti. Il 9 ottobre 2019 è stato convocato per telefono alla stazione di polizia di via Petrinjska n. 30, per un interrogatorio che avrebbe riguardato “l’elenco delle persone entrate nella Repubblica di Croazia“.

Il 10 ottobre 2019 l’uomo è arrivato alla stazione di polizia ed è stato interrogato, tra le altre cose, sulla sua relazione con Tajana Tadić, sulle persone incontrate nel centro per i richiedenti asilo, nonché su alcuni individui che non conosceva. Inoltre, il contenuto del suo cellulare è stato controllato da un agente di polizia, senza un mandato.

Durante l’intervista, gli è stato chiesto da un agente di polizia di incontrarsi informalmente in un caffè, e gli è stato detto che avrebbe dovuto aiutare la polizia fornendo loro informazioni su altri rifugiati. Quando ha rifiutato, l’agente ha iniziato a minacciarlo, dicendo che avrebbe revocato il suo status di rifugiato e che sarebbe stato deportato in Iraq. Dopo l’interrogatorio, gli è stato confiscato il permesso di soggiorno, nonostante tale azione sia illegale, e lo ha riavuto solo dopo l’intervento di Tajana Tadić.

AYS e Tajana Tadić sono stati presi di mira dalle autorità croate dal 2018, quando il Ministro degli Interni, Davor Božinović, ha inviato al parlamentare Peđa Grbin una risposta scritta alla sua domanda sulle circostanze della morte di Madina Hussiny, una bambina afghana di sei anni, al confine tra Croazia e Serbia. Nella lettera, il Ministro ha accusato AYS di incoraggiare l’immigrazione clandestina in Croazia. La dichiarazione del ministro Božinović è stata riportata da numerosi media, danneggiando gravemente la reputazione dell’ONG. Non molto tempo dopo la sua pubblicazione, AYS è stata sottoposta a molestie giudiziarie, e il Ministero dell’Interno ha implicitamente cercato di vietare l’attività di AYS.

Nel 2018, AYS ha subito diversi casi di molestie da parte della polizia, interrogatori del personale e dei beneficiari e atti vandalici nei suoi locali. Il 17 aprile 2018, la sera prima della conferenza stampa organizzata da AYS e dal Centro per gli studi sulla pace sulle pressioni e le intimidazioni della polizia, gli agenti si sono presentati all’indirizzo privato dei genitori di Tajana Tadić. Hanno convocato Tadić per un interrogatorio con gli agenti dell’Ufficio nazionale di polizia croato per la repressione della corruzione e della criminalità organizzata, che si sarebbe tenuto nello stesso momento della conferenza stampa. L’interrogatorio era collegato alla causa intentata dalla famiglia di Madina Hussiny contro autori non identificati della polizia croata, accusati di morte per negligenza.

I difensori di Front Line ritengono che la revoca dello status di rifugiato del compagno di Tajana Tadić possa essere una rappresaglia per la sua pacifica e legittima attività a favore dei diritti umani. I Difensori di Front Line sono profondamente preoccupati per l’apparente mancanza di un ambiente sicuro e favorevole per i difensori dei diritti dei migranti in Croazia, che si trovano ad affrontare vessazioni giudiziarie e stigmatizzazioni per le loro legittime attività in materia di diritti umani.
Leggi l’appello integrale (ENG)