Per la libertà di movimento, per i diritti di cittadinanza

Primo Marzo a Venezia – Assemblea universitaria

Tratto da www.globalproject.info

Si è svolta nel pomeriggio di giovedì 25 febbraio l’Assemblea universitaria verso il Primo Marzo a Venezia. All’aula colonne di San Sebastiano, alla facoltà di Lettere di Ca’ Foscari, alcuni interventi hanno approfondito le diverse motivazioni che spingono il Comitato Primo Marzo all’organizzazione di queste iniziative.

Alessandra Sciurba, ricercatrice, redattrice di Melting Pot e autrice del libro Campi di Forza , ha accompagnato i partecipanti lungo un excursus sulla negazione storica di fondamentali diritti come quello di cittadinanza, di movimento, ma anche oramai una negazione del diritto di poter scegliere liberamente il luogo dove stare, vivere, inserirsi nell sfera sociale.

Si è parlato di quanto accaduto a Rosarno, della ribellione che ha attraversato anche coloro i quali erano rimasti “invisibili” fino a poco tempo prima, del rischio oggettivo che quanto accade a quelli che sono considerati gli anelli più deboli della società si ripercuota poi su tutti, come lasciano intendere le procedure del pacchetto sicurezza votato dal governo in carica.

Valentina, insegnante alla scuola di italiano Liberalalparola al centro sociale Rivolta di Marghera, ha spiegato come e perché sia molto importante condividere una lingua per comunicare ma soprattutto per entrare in contatto tra culture, per arricchirsi reciprocamente.

Insieme a Gaia, universitaria dell’Onda, sono state illustrate le iniziative che si svilupperanno durante i prossimi tre giorni in città, fino a lunedì primo marzo.

Jeny, colombiana in Italia da dodici anni, ha parlato a nome del Comitato Primi Marzo, raccontando come sia importante per lei questa giornata, che attendeva da tempo, in cui i nuovi cittadini possano farsi sentire a fianco degli italiani, per mostrarsi in tutto quello che sono, per andare oltre la logica della mera funzione economica e lavorativa. Per contare di più, per condividere diritti che devono essere di tutti, Jeny auspica che in queste giornate di iniziative che ci porteranno verso il primo marzo, si possa porre la base per un percorso da fare insieme per i propri diritti anche dopo il presidio in piazza di lunedì pomeriggio.

Alassane, senegalese immigrato da poco tempo nel nosto paese, ha espresso chiaramente la volontà di rimanere, di costruire un futuro qui e di poterlo fare nel modo più costruttivo possibile, insieme agli italiani, a partire da Un giorno Senza di Noi, che sia anche un fondamentale Giorno Con Noi.