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Propaganda e razzismo: no alle armi di distrazione di massa del governo Musumeci

Il Forum Antirazzista di Palermo promuove per questa mattina dalle 11 un'iniziativa in piazza del Parlamento

Con questa ordinanza, il Presidente Musumeci ha ancora una volta dimostrato la sua incapacità a governare la Sicilia, dopo la gestione fallimentare dell’emergenza sociale durante i mesi di lockdown.

L’ordinanza si inserisce nel contesto delle pur gravi responsabilità del Governo nazionale, che non è riuscito ad abrogare le leggi (in-)sicurezza che hanno smembrato il sistema di accoglienza e non ha disposto un tempestivo piano di trasferimenti aerei dalle aree più impattate.
Una ordinanza razzista, fascista e populista, già invalidata dal Viminale, emanata esclusivamente con intenti propagandistici sulla scia dell’intolleranza e dell’odio nei confronti delle persone migranti che è stata alimentata negli ultimi anni da politiche nazionaliste, sovraniste e identitarie, in Italia e in Europa. Una ordinanza intollerabile per i contenuti ed inutile per le modalità con le quali è stata emanata.

Una ordinanza da campagna elettorale e fuorviante che parla alle pance di chi ha bisogno di un nemico per sentirsi protetto in un contesto in cui si continuano ad agitare paure e insicurezze aumentate dalla presenza del virus e che distrae totalmente da quanto davvero la Regione dovrebbe fare contro la sensibile risalita del numero di nuovi positivi da Covid-19 in Sicilia: tamponi.

Ci spieghi il presidente Musumeci perché insiste su una correlazione strumentale migranti-pandemia, quando invece non fa nulla per prevenirla e controllarla intensificando i controlli tramite tampone e tracciabilità sia per i cittadini residenti sia per le migliaia di turisti arrivati da altre regioni italiane o dall’estero. La Sicilia risulta essere la regione con il minor numero di tamponi in rapporto alla popolazione residente!

Se non ricordiamo male è stato proprio il presidente Musumeci a proporre le “navi quarantena”, gli Hot spot galleggianti, esattamente uno di quei luoghi-tipo – tra l’altro con un notevole sperpero di soldi pubblici – che ora minaccia di sottoporre a verifiche e di chiudere, esattamente uno di quei luoghi che chiaramente avrebbero favorito il contagio. Ma, essendo in mare, lontano dal territorio siculo a chi importa, vero presidente? L’importante è distorcere l’emergenza a proprio uso e consumo e sulla pelle degli “altri”.

La dignità e la salute sono un diritto per tutti e tutte e le persone migranti non possono essere letteralmente usate come la causa dei nostri mali e del Covid.
Su una cosa, ha ragione il Presidente Musumeci, gli hot spot e i centri di accoglienza vanno verificati per la salvaguardia delle vite di chi ci viene ospitato. La gestione dei flussi migratori, lo diciamo non ricordiamo più da quanto tempo, non può essere costantemente emergenziale e strumentale dal punto di vista politico.

I luoghi di detenzione, gli hot spot, luoghi concentrazionari, vanno decompressi e destinati eventualmente a identificazione-primo soccorso-trasferimenti rapidi. Le verifiche dello stato di ospitalità dei centri di accoglienza soprattutto in questo periodo, sulla base delle linee guida del ministero della salute dovrebbero essere normali e invece non lo sono. È vero che le persone si sono infettate perché sono state chiuse tutte assieme in pochissimo spazio in navi e spazi inadatti. Ma la risposta non è il “dagli all’untore” quando siamo noi ad avere creato le condizioni per la diffusione del virus. Si costruisce così un capro espiatorio, tutto, guarda caso, nel momento in cui continua ad esserci ed è amplificata una forte crisi economica, una crisi del welfare e un calo della spesa sociale. La risposta è una rete di accoglienza diffusa e migliorata, adatta a garantire luoghi idonei alla presa in carico di persone comunque in uno stato di vulnerabilità.

Signor Presidente, lei ha ragione, lo stato degli hot spot e di alcuni centri è inaccettabile, se ha a cuore la salute delle persone che sono sul suo territorio, lo faccia per l’attivazione di trasferimenti rapidi sul territorio nazionale ed europeo, per l’attivazione di canali legali di migrazione, per l’istituzione di corridoi umanitari, per l’abolizione dei decreti sicurezza, contro la criminalizzazione di soggetti ed enti che salvano vite, che lavorano per la salvaguardia dei diritti di tutti e tutte, per l’ampliamento e il miglioramento di strutture che operino per l’accoglienza e per l’empowerment delle persone in arrivo sul nostro territorio.
Se questo non riesce a farlo, bene, forse non ha capito quanto la Regione Siciliana giochi un ruolo fondamentale nel Mediterraneo, un ruolo politico, sociale ed economico. E se questo non lo ha capito, probabilmente non è né un buon politico né un buon amministratore, quindi è al posto sbagliato, signor Presidente, la sua resta solo propaganda, un’arma di distrazione di massa.

Convinti di questo, scendiamo in strada per manifestare contro questo governo regionale, razzista e fascista, oltre che incapace di gestire la cosa pubblica.
Ci vediamo giovedì 27 agosto dalle 11.00 alle 13.00 in piazza del Parlamento a Palermo (qui evento fb) e invitiamo tutte e tutti a partecipare nel rispetto delle normative relative al contrasto alla diffusione del covid19.
 
Forum Antirazzista di Palermo
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