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da Amisnet del 10 marzo 2008

Prostituzione: aumentano le sfruttate “invisibili”

Lo studio biennale del Consorzio Parsec fotografa una prostituzione diversa dal passato: in vertiginoso aumento le prostitute che esercitano in appartamenti, lontano dagli occhi della “gente per bene” e dai servizi sociali che potrebbero tutelarle ed emanciparle dallo sfruttamento. Un altro frutto amaro della legge Bossi-Fini

Lo studio è stato commissionato dal comune di Roma e condotto su tutto il territorio nazionale nelle aree di intervento dei servizi sociali. A cambiare, oltre al luogo di sfruttamento, sono le nazionalità delle donne e i rapporti con gli sfruttatori. Mentre sono in calo i casi di schiavitù, aumentano quelli di sfruttamento “concordato”.

A spingere le prostitute nelle case anche provvedimenti criminogeni come la legge sull’immigrazione attualmente vigente, che spingono le straniere a tentare di entrare attraverso canali illeciti . La condizione di clandestinità le rende vulnerabili allo sfruttamento che è spesso opera delle stesse organizzazioni che introducono i migranti in Italia.

Per un approfondimento sul tema della prostituzione vi raccomandiamo l’ascolto della puntata di Scirocco voci dal Mediterraneo dal titol: “L’8 Marzo a 50 anni dalla legge Merlin”
di seguito il comunicato stampa della casa editrice ediesse:

Il traffico di esseri umani a scopo di sfruttamento sessuale, assieme al traffico di armi e di droga, è diventato uno dei principali mercati illegali su scala mondiale. Il fenomeno ha subito in questi ultimi anni una trasformazione strutturale che ha prodotto un cambiamento radicale del rapporto tra i diversi attori sociali coinvolti e ha determinato una maggiore segmentazione interna al fenomeno. Le modalità di esercizio della prostituzione si sono estese determinando cambiamenti dei luoghi dove viene praticata, dei rapporti sociali e delle forme di contrattualizzazione tra le vittime e gli sfruttatori.

Le organizzazioni criminali hanno sviluppato un modus vivendi accettabile per le donne coinvolte nei meccanismi di sfruttamento con l’obiettivo di “umanizzare” lo sfruttamento sessuale ed evitare conflitti incontrollabili che possono mettere in crisi la stabilità delle stesse organizzazioni. Una vera e propria “ricerca del consenso” che è diventata fattore costitutivo del rapporto di prostituzione.

Nel frattempo la prostituzione si è spostata dalla strada alle “case al chiuso”, in risposta alla repressione giudiziaria innescata dalla legge Bossi-Fini mirata contro le donne straniere che esercitano la prostituzione in strada, perché più visibili. La prostituzione allora si mimetizza ma estende il proprio raggio di influenza su nuovi gruppi nazionali, primi tra tutti quello delle donne maghrebine e quello delle donne cinesi.

Il libro raccoglie i risultati di una ricerca condotta da Parsec Consortium nel biennio 2005-2006 che ha studiato le trasformazioni del fenomeno a livello nazionale, sia dal punto di vista quantitativo che qualitativo, e ha costruito una vera e propria “mappa sociale” del mercato romano della prostituzione che rappresenta, da solo, quasi un quinto dell’intero fenomeno nazionale. La ricerca presenta anche le esperienze realizzate a sostegno delle vittime della tratta sessuale e le metodologie di lavoro sperimentate proprio al fine di attivare percorsi per la loro fuoriuscita dai circuiti della prostituzione. In particolare, il Progetto Roxanne del Comune di Roma, programma di intervento che ha coinvolto le istituzioni locali, le forze dell’ordine, gli operatori della sanità, gli operatori sociali e i mediatori culturali, finalizzato al reinserimento sociale e lavorativo delle vittime della prostituzione.