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Pubblicato il Piano Nazionale d’azione contro la tratta e il grave sfruttamento

L’Associazione Studi Giuridici sull’Immigrazione esprime il suo apprezzamento per la recente adozione del Piano Nazionale d’azione contro la tratta e il grave sfruttamento.
Sebbene con molto ritardo rispetto a quanto previsto dal D.Lgs. 24/14 di recepimento della Direttiva europea sulla tratta 2011/36/UE, il Consiglio dei Ministri ha approvato il testo definitivo nella riunione del 26 febbraio scorso, anche se il testo è stato reso disponibile solo verso la metà di marzo sul sito del Dipartimento delle Pari opportunità del Consiglio dei Ministri.

Piano nazionale d’azione contro la tratta e il grave sfruttamento 2016 -2018 ( e allegati)

Il Piano Nazionale costituisce un importante passo avanti per la definizione della strategia di Governo nel contrasto e prevenzione del crimine della tratta, ma anche nella protezione delle vittime.
Tra i contenuti del Piano Nazionale, a cui hanno contribuito molte delle organizzazioni impegnate nel settore, segnaliamo alcune previsioni di particolare rilevanza in considerazione della necessità che l’Italia adotti le misure previste dalla Direttiva europea:

– la formazione multidisciplinare di tutti i soggetti che potenzialmente entrano in contatto con le vittime di tratta e dunque in primo luogo forze dell’ordine, polizia di frontiera, operatori dei diversi centri di accoglienza, magistrati, operatori legali.
– la definizione di linee guida volte alla corretta identificazione delle potenziali vittime di tratta nei diversi contesti in cui questa può verificarsi, tra cui quello della procedura per il riconoscimento della protezione internazionale
– l’introduzione di un National Referral Mechanism, di cui l’Italia non è ancora dotata, volto a realizzare un sistema di cooperazione tramite cui gli attori statali adempiono ai propri obblighi per proteggere e promuovere i diritti umani delle vittime di tratta, in coordinamento con la società civile;
– l’aggiornamento delle misure di accoglienza in modo da rispondere alle mutate fenomenologie e caratteristiche delle vittime;
– l’attuazione di misure di tutela specifiche per i minori vittime di tratta.

A.S.G.I. auspica che il documento non rimanga solo una dichiarazione di intenti ma che costituisca il punto di partenza per la realizzazione degli obiettivi previsti e dunque delle azioni descritte.