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Puglia – La cecità delle istituzioni sulla questione abitativa

Comunicato stampa della Rete Antirazzista di Bari

Ci troviamo, nostro malgrado, a dovere ancora una volta stigmatizzare il comportamento delle istituzioni locali in merito alle politiche abitative, in generale, ed all’accoglienza dei migranti, in particolare.
Ieri abbiamo avuto un incontro con il Governatore Vendola, l’assessore regionale Gentile e l’assessore comunale Losito in merito alla vertenza del Ferrhotel, occupato da cittadini stranieri residenti a Bari e riconosciuti rifugiati politici, ancora senza energia elettrica.
La nostra richiesta è stata rivolta a rendere la Regione Puglia partecipe di un grande meccanismo di democrazia dal basso sviluppatosi con l’occupazione del Ferrhotel. Il tutto attraverso la richiesta di sottoscrizione di un protocollo di intesa con Grandi Stazioni S.p.A. che garantisse il soggiorno ed il percorso di autonomia che gli occupanti del Ferrhotel hanno iniziato da diversi mesi.
A fronte di questo la Regione Puglia, così come prima il Comune di Bari, si sono resi indisponibili nascondendosi dietro presunti ma in realtà inesistenti “motivi tecnici”.
Se Governatore della Puglia e Sindaco di Bari hanno qualcosa in comune, in questi giorni, è dunque la visione del fenomeno migratorio e della questione abitativa di centinaia di persone, italiane ed immigrate che siano.
Questioni che li preoccupano meno della corsa alle elezioni regionali e delle relative discussioni, sempre più prive anima e contenuti.
Entrambi, evidentemente, pensano di avere a che fare con un fenomeno emergenziale, imprevisto, da nascondere sotto uno zerbino durante le festività natalizie: per questo, infatti, si allestiscono tendopoli lontane dal centro cittadino che non risolvono i problemi concreti di stabilizzazione dei percorsi di vita delle persone e, invece, contribuiscono a creare un rapporto di dipendenza di quelle stesse persone da istituzioni ed enti di volontariato.
Riteniamo questo comportamento gravemente irresponsabile e politicamente meschino.
Irresponsabile in quanto si fa finta di non vedere che ci sono persone ed interi nuclei familiari che, stranieri o italiani che siano, hanno bisogno non di una semplice brandina in una tenda, ma della possibilità di costruirsi un futuro dignitoso e libero; meschino in quanto evidentemente alle parole spese dal Sindaco di Bari e dal Governatore della Puglia in merito alla città ed alla regione quali luoghi di incontro e di accoglienza non conseguono fatti concreti e politicamente rilevanti.
Le conseguenze non possono che essere prevedibili, quanto drammatiche: è così che a Foggia (nonostante i tanto decantati “alberghi diffusi”) abbiamo notizia della morte per assideramento di un cittadino della Costa d’Avorio: chi si deve ritenere responsabile di questa vita spezzata?
E’ così che a Bari si continua nella politica di marginalizzazione attraverso la costruzione di campi/tendopoli che non riescono effettivamente a risolvere alcun problema: ma qualcuno si è chiesto perché la tendopoli di Emiliano, Losito e Abbaticchio è ancora vuota?
Per conto nostro continuiamo nel processo di autogestione del Ferrhotel e nella nostra vicinanza all’occupazione del Socrate, uniche vere risposte all’indifferenza delle istituzioni locali. E rilanciamo la protesta contro chi, pur gestendo un enorme potere, non vuole assumersi le responsabilità che da quel potere necessariamente derivano.

Rete Antirazzista di Bari
22/12/2009