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da Il Piccolo di Trieste del 4 agosto 2008

Quasi 400 immigrati sono presenti al Cpt

E oggi arrivano i 90 militari della brigata Pozzuolo

Gradisca. Tutto esaurito al centro immigrati di Gradisca. Gli ultimi arrivi da Lampedusa hanno portato a quasi 400 gli extracomunitari presenti nelle tre strutture interne all’ex caserma «Polonio» di via Udine. Per far posto gli ultimi 50 clandestini giunti a Gradisca, per la maggior parte algerini e tunisini, era stata dimessa dal Cda (centro di accoglienza) una decina di persone. Una ventina di persone, tra i richiedenti asilo politico, poi, ha trovato ospitalità all’albergo «Il Pellegrino».
Non sono previsti nuovi arrivi nelle prossime ore, anche se non ne vengono esclusi visto che al centro di Lampedusa è scattata nuovamente l’emergenza dopo gli ultimi sbarchi.
I primi soldati del reggimento «Genova cavalleria», di stanza a Palmanova, che questa mattina varcheranno il cancello del Cie troveranno un centro immigrati pieno come un uovo. Nei primi giorni i militari affiancheranno nella sorveglianza i carabinieri e la Guardia di finanza che opera all’interno della struttura. Dovranno, infatti, addestrarsi al compito che è stato loro assegnato.
Un addestramento che durerà almeno 15 giorni, al termine del quale il Comitato provinciale per la sicurezza e l’ordine pubblico valuterà se l’esperienza acquisita sul campo dai soldati è tale da poter sostituire finanzieri e carabinieri nel compito di sorveglianza.
Se così sarà potranno venir restituiti al normale servizio di controllo della territorio provinciale una cinquantina di persone tra fiamme gialle e uomini dell’Arma impegnati giornalmente su cinque turni all’interno del Cie (ex Cpt). La richiesta di destinare i soldati nella struttura gradiscana era stata avanzata proprio per liberare forze e uomini da destinare alla sicurezza sul territorio.
Non cambia nulla invece per quanto riguarda la polizia: il presidio all’interno del centro di Gradisca rimarrà inalterato. Il personale della Questura avrà sempre il compito di controllo all’ingresso e di identificazione degli extracomunitari e di quanti richiedono asilo politico, incombenze che restano di stretta competenza del ministero dell’Interno.