Per la libertà di movimento, per i diritti di cittadinanza
/

RadioPaz 14 Aprile: diretta quarta udienza Don Cesare Lodeserto

tratto dal sito di RadioPaz

Il 14 Aprile RadioPaz realizza uno speciale per seguire la quarta udienza del processo a don Cesare Lodeserto, gestore del CPT Regina Pacis di San Foca, accusato (insieme ad altre 18 persone) di vari reati tra cui: abuso dei mezzi di correzione, percosse e violenze ai danni di 17 maghrebini “ospiti” del CPT salentino.
Lodeserto sarà chiamato nello stesso giorno a comparire in un’altra udienza che lo vede imputato per falso e simulazione di reato.

Sono concentrati tutti nella settimana che si è aperta oggi, gli appuntamenti processuali che lo riguardano. Per questo, per motivi logistici legati all’esigenza di consentirgli di partecipare alle udienze, i legali Pasquale Corleto e Francesca Conte che difendono don Cesare Lodeserto nell’ultima vicenda giudiziaria da cui è stato travolto, quella legata alle presunte minacce ai testimoni e alle limitazioni della libertà delle ospiti del Regina Pacis, hanno depositato in mattinata nella cancelleria del gip Maurizio Saso, lo stesso a cui spetterà presiedere l’incidente probatorio che la Procura si appresta a chiedere nuovamente per l’ascolto delle parti offese, dopo la bocciatura della prima richiesta, che monsignore, ai domiciliari nell’abbazia di Noci da oltre due settimane, possa essere trasferito a Lecce, in casa del fratello.
Il prelato non sarà presente domani nell’aula del gup Andrea Lisi, dove si deciderà della richiesta di rinvio a giudizio presentata dopo lunghe e tormentate indagini preliminari dal pm Imerio Tramis per la prima vicenda in ordine di tempo, il presunto peculato contestato all’ex responsabile della struttura di San Foca e allo zio Renato, sottufficiale delle Fiamme Gialle, nell’ambito della destinazione dei fondi riservati alla gestione degli immigrati.
Don Cesare ha rinunciato a comparire, ma la sua difesa è pronta a dare battaglia, forte di venti pagine di memorie difensive, un volume che per smontare l’impianto accusatorio fa ricorso a una disamina dei rapporti tra Stato e Chiesa.
Dovrà essere presente, invece, giovedì 14, nell’aula del giudice Annalisa De Benedictis, dove si celebra il processo per le violenze seguite al tentativo di fuga dei maghrebini e in programma c’è proprio il suo esame, già saltato la scorsa udienza, precedente all’arresto, in cui don Cesare in aula c’era, e da libero. Non solo, ma davanti ad altro giudice, sempre il 14, il prelato è imputato anche nella vicenda legata al falso sms con minacce di morte. Da qui, l’istanza. Che seguirà l’iter consueto. La parola, dunque, va ora alla Procura per il parere. Poi, la decisione del gip.

Ascolta Radiopaz

Clicca qui:
[http://radiopaz.no-ip.org->http://radiopaz.no-ip.org
]

La trasmissione sarà ripetuta anche su Global radio in streaming audio e satellite.

La foto dell’articolo è tratta dal sito:
http://www.triburibelli.org/