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Ragusa – Mozione votata in consiglio comunale contro l’apertura del Cpt

Prot. n.411/Gab

Ragusa, 1 ottobre 2004

Al Ministro dell’Interno, On. Giuseppe Pisanu
Al Sottosegretario Ministero dell’Interno, On. Antonio D’Alì
Al Presidente della Regione Siciliana, On. Salvatore Cuffaro
Al Prefetto di Ragusa
e, p.c.
Alla Deputazione Nazionale e Regionale della Provincia di Ragusa
Al Presidente della Provincia Ragusa
Ai Sindaci dei Comuni della Provincia di Ragusa
Al Questore di Ragusa
Al Comandante Provinciale dei Carabinieri di Ragusa
Ai Segretari provinciali di CGIL-CISL-UIL di Ragusa
Ai Presidenti delle OO.di Categoria della Provincia di ragusa
Al Vescovo della Diocesi di Ragusa
Al Presidente della Caritas provinciale di Ragusa
Agli Organi di Stampa e TV
A tutti i Cittadini Ragusani

Oggetto: Ragusa dice NO al CPT.

La Città di Ragusa, ascoltate le voci della Deputazione Regionale e Nazionale della Provincia di Ragusa, dei Capigruppo rappresentati in Consiglio Comunale, delle Organizzazioni Sindacali e di Volontariato, della Caritas Diocesana e delle tantissime sensibilità in essa presenti,

Esprime

alle Autorità in indirizzo il fermo NO di tutta la Comunità alla riapertura del CPT di Ragusa.

Le motivazioni che sostengono in modo unanime il NO alla riapertura del Centro inducono a ritenere che una comunità che ha espresso una volontà corale ed unitaria in questa direzione vada, per rispetto ad elementari principi di democrazia, anzitutto ascoltata ed altresì rispettata nelle sue scelte.

Tali motivazioni sono diverse, e le elenchiamo così come sono state presentate dai vari soggetti ed organismi sopra nominati.

Anzitutto, per gran parte della popolazione, si tratta di una scelta di civiltà, nel senso che il NO ai CPT, a tutti i CPT, si fonda sulla convinzione che essi sono contrari ai diritti fondamentali della persona umana, perché di fatto luoghi di reclusione, che contraddicono la vocazione profonda della Città di Ragusa, che tradizionalmente, ma specialmente oggi, si va sempre più caratterizzando come vocazione al dialogo, al confronto, all’accoglienza, all’incontro con le varie culture, in cui l’hospes non è hostis né inimicus.

Altre motivazioni che sostengono il NO sono legate ai gravi problemi di sicurezza presenti nel CPT di Ragusa, suffragati dal parere di autorevoli esperti.
Esso non avrebbe, infatti, i necessari requisiti di sicurezza in quanto ha sede nel centro della città, è circondato solo da un’esile rete metallica, ed ha tra l’altro registrato, già nel 1998, una fuga di 30 extracomunitari.

Come già evidenziato dal dibattito e dalle riunioni delle forze dell’ordine in sede locale, questo comporterà anche un abbattimento delle aliquote destinate ad altri servizi nella provincia che tra l’altro, come più volte espresso nel passato, ha chiesto reiteratamente servizi suppletivi per il necessario controllo del territorio.

Altra forte motivazione riguarda la profonda e legittima aspettativa dell’intera Città di poter usufruire di quello stesso spazio come luogo di socialità, anche perché questo era il senso del progetto originario che su di esso era stato concepito.

Lunedì prossimo, 4 Ottobre mattina, il Consiglio Comunale di Ragusa, all’unanimità, delibererà una mozione di contrasto alla riapertura del CPT in parola, e pertanto, in ragione di tutte le su esposte motivazioni, si ritiene necessario quantomeno un rinvio dell’apertura del Centro, perché l’apertura data per imminente viene vissuta da tutti come una mortificazione della volontà democratica dell’intera Città, in contrasto anche con i principi di effettiva sussidiarietà che ispirano la riforma del Titolo V della nostra Costituzione.

Il Sindaco
Prof. Antonino Solarino