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da "Il Mattino di Padova" del 28 novembre 2002

Razzismo al bar

Padova. Razzismo al bar, con prezzi “corretti”, fino quasi a raddoppiare, a seconda della faccia e della pelle dei clienti.

Un caffè al tavolo costa 80 centesimi agli “indigeni” padovani. Gli stranieri pagano lo stesso caffè un euro e 10 centesimi. Succede all’Arcella: lo denuncia l’associazione Razzismo Stop, spalleggiata dalle “Iene”, la trasmissione tv che denuncia le ingiustizie. Una telecamera nascosta ha documentato per tre volte la discriminazione. Francesca Zanotto di Razzismo Stop racconta: “Il bar Sparkling di via Aspetti ci è stato segnalato dagli immigrati. Il titolare esplicitamente maggiorava i prezzi come “strategia” per allontanarli dal locale”.

Razzismo da bar. Il peggiore: esplicito, sfacciato e con un occhio al registratore di cassa. Prezzi “corretti”, a seconda della faccia e della pelle dei clienti. Un caffè al tavolo costa 80 centesimi agli “indigeni”, padovani e non. Extracomunitari e stranieri pagano lo stesso caffè un euro e 10 centesimi. Succede all’Arcella: lo denuncia l’associazione Razzismo Stop, spalleggiata dalle “Iene”… Ieri nella sede di via Gradenigo è arrivato Marco Berry, pronto ad “azzannare” le immagini registrate con una videocamera nascosta che testimoniano per ben tre volte la discriminazione. “Abbiamo ricevuto la segnalazione di Razzismo Stop di Padova. Come sempre, l’abbiamo verificata. E adesso documentiamo tutto. Quello che è successo e quello che dice il titolare del bar. Naturalmente, andrà in onda in una delle prossime puntate. Forse, già domenica. Mi sono precipitato qui da Milano, perchè volevo vedere di persona. Una cosa del genere, nel 2002, al telefono mi sembrava incredibile” commenta la “iena” Berry dopo essersi “tuffato” nel mucchio dei ragazzi e degli stranieri a beneficio del fotografo.

E’ Francesca Zanotto di Razzismo Stop a raccontare in anteprima il materiale videoregistrato e documentato. “Il Bar Sparkling di via Aspetti, 191 ci era stato segnalato già alcune settimane fa dagli immigrati. Il titolare esplicitamente maggiorava i prezzi come “strategia” per allontanarli dal locale. E soprattutto non lo nascondeva. Per noi, si tratta di una discriminazione razzista. Tant’è che stiamo anche valutando come avviare un’azione legale”.

Prima verifica diretta: un caffè al tavolo da 85 centesimi “lievita” a 1,10 euro se lo deve sorseggiare un extracomunitario. Così parte la segnalazione alla redazione delle “Iene” e si prepara il blitz televisivo con la videocamera opportunamente celata. Secondo giro all’Arcella. “Intorno a mezzogiorno, siamo tornati al Bar Sparkling divisi in due gruppi di tre persone. Ecco gli scontrini: due caffè e un cappuccino al tavolo pagati 2,75 euro dagli italiani; il prezzo diventa 4,40 euro per due Rom serbi e un nigeriano”.

A scanso di equivoci, si replica la “visita” sempre con videocamera. Tre italiani si siedono e consumano una pizzetta, una Coca Cola e due caffè. E’ l’identica ordinazione effettuata da un paio di marocchini in compagnia di un serbo. Arriva il conto: 5,81 euro per i primi; 9,85 per gli altri. La ragazza di Mediaset controlla le immagini insieme a Marco Berry: le “Iene” sono pronte a scattare. Ieri sera hanno aggiunto le dichiarazioni del titolare del Bar Sparkling, che senza minimamente scomporsi conferma i prezzi “corretti”. In sostanza, guadagna di più e dissuade gli immigrati dal tornare. “E’ una vergogna per tutta Padova. Razzismo puro. Invitiamo a segnalarci analoghi casi, perchè siamo pronti ad andare fino in fondo” concludono i ragazzi di Razzismo Stop. L’associazione è pronta anche a fornire consulenza legale. La sede di via Gradenigo è aperta ogni lunedì (dalle 17 alle 20) e giovedì (dalle 18 alle 20).