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Reggio Emilia – Le donne di Caffè Babele incontrano il sindaco

Le richieste di chi ha fatto domanda per il decreto flussi 2006

Le donne di Caffè Babele, in maggior parte assistenti fanmiliari ucraine, come tutti coloro che hanno riposto la speranza di poter uscire dall’invisibilità attraverso il decreto flussi vivono quotidianamente nella paura di affrontare il viaggio di ritorno e di essere fermate dalla polizia.
Molte di loro aspettano da tempo una risposta alla domanda di assunzione dall’estero presentata con le quote dei flussi, ed hanno accolto con entusiasmo la campagna lanciata da Melting Pot per la richiesta di modifica del testo del decreto flussi . Oltre ad aderire all’appello, le badanti hanno voluto scrivere una loro lettera ai ministri Amato e Ferrero.

Lunedì pomeriggio una portavoce delle donne di Caffè Babele ha incontrato il sindaco di Reggio Emilia Graziano Delrio per chiedere di non chiudere gli occhi di fronte all’ipocrisia del decreto flussi.
“Noi, come tanti, siamo già qui in Italia che stiamo lavorando ma si continua a fare finta di non vederci, siamo contretti a nasconderci, siamo costretti ad affrontare viaggi clandestini. Se si continuerà ad andare avanti in questo modo la clandestinità non avrà mai fine. E’ un cerchio chiuso da cui non potremmo mai uscire. Abbiamo voluto incontrare il sindaco per chiedere al primo cittadino di Reggio Emilia di prendere una posizione di fronte ad un problema che riguarda anche questa città“.
Le donne di Caffè Babele hanno richiesto al sindaco di aderire alla campagna lanciata dal progetto Melting Pot Europa per modificare il decreto flussi sottoscrivendo la lettera indirizzata ai Ministri Amato e Ferrero che ha già raccolto moltissime adesioni. Siccome questa lettera non ha ancora ricevuto una risposta hanno chiesto inoltre di fare appello alla ragionevolezza degli operatori di frontiera nel non espellere chi è costretto a rientrare nel paese di origine.
La portavoce ha esposto al sindaco queste richieste presentando una lettera sottoscritta dalle donne di Caffè Babele.
Il sindaco ha preso atto delle proposte presentate e presto darà una risposta alle donne di Caffè Babele

Il testo della lettera presentata al sindaco

Gentile Signor Sindaco Graziano Delrio,
avremmo voluto essere in di più qui oggi a parlare con Lei, ma dato i nostri impegni lavorativi Olesia si farà portavoce per noi di quelle che sono le nostre richieste. Le chiediamo di sottoscrivere la campagna lanciata dal progetto Melting Pot Europa per chiedere la modifica del decreto flussi 2006.
Le lasciamo inoltre la lettera che abbiamo scritto noi stesse per aderire attivamente a questa campagna spiegando le paure che viviamo tutti i giorni.
Noi viviamo e lavoriamo a Reggio Emilia, è un’ipocrisia continuare a fingere che non esistiamo e ad essere costrette a vivere nella clandestinità e nella paura di ricevere un decreto di espulsione per tornare al paese di origine per avere il visto di ingresso.
Siamo stanche di vivere nella paura e adesso che potremmo finalmente avere la possibilità di essere regolarizzate rischiamo di perdere tutto. In questo modo la clandestinità non avrà mai fine, è un cerchio chiuso.
Perciò Le chiediamo di non chiudere gli occhi di fronte ad un problema che coinvolge tante persone anche qui a Reggio Emilia.
Per questo Le chiediamo inoltre, come primo cittadino di questa città di promuovere la modifica del decreto flussi 2006 presso le istituzioni competenti e di fare appello alla ragionevolezza degli operatori di frontiera nel non espellere chi di noi è costretta a rientrare nel paese di origine.
Cordiali saluti
Le donne di Caffè Babele