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Reggio Emilia – Mancano le leggi per una vera integrazione

da La Gazzetta di Reggio del 20 novembre 2005

Novellara – Dopo la partecipazione ad una recente trasmissione televisiva, Youssef Salmi, consigliere comunale a Novellara, noto a livello nazionale per essere il primo consigliere comunale di origine marocchina eletto in Italia, è stato subissato di telefonate, da autoctoni e immigrati. E in questa intervista dice la sua sul modello di integrazione che la nostra provincia deve perseguire.
Consigliere, lei ha detto che non sono ancora maturi i tempi per il voto agli immigrati: perchè?

Perchè il voto deve essere il coronamento di un processo di integrazione reale. Per evitare le esperienze negative di altri paesi, vedi la Francia, dobbiamo creare le condizioni perchè gli immigrati si sentano accettati come cittadini a tutti gli effetti, con i doveri e i diritti conseguenti. C’è ancora molto da fare e da correggere, anche per quanto riguarda le leggi. Ad esempio, una legge dice che dopo 10 anni di residenza un immigrato ha diritto alla cittadinanza italiana. Ebbene ci sono molti immigrati che, dopo aver maturato questo diritto, hanno fatto domanda e sono in attesa di una risposta anche da 4 o 5 anni. Per questo ho fatto un appello al presidente della Repubblica. Più in generale, ho proposto la costituzione nella nostra provincia di un comitato per il diritto al voto, composto da tutte le forze politiche e dalle associazioni degli immigrati, per preparare e promuovere la partecipazione al voto degli immigrati nel 2009.

Che effetto le ha fatto sentirsi dire che il 99 per cento dei magrebini che vive a Reggio non lavora e spaccia droga?

Vivendo a Novellara forse non mi rendo conto quanto siano diffusi in altre realtà i pregiudizi. La verità è che la stragrande maggioranza dei magrebini nella nostra provincia lavora. La minoranza che spaccia è composta da giovani sbandati, emarginati, senza prospettive, e per questo facili preda dei trafficanti di droga. Tutti noi abbiamo interesse -conclude il consigliere comunale novellarese- a combattere questo fenomeno, anche perchè quelli che oggi vendono la droga ai giovani italiani, domani cercheranno di venderla anche ai nostri figli.

Vittorio Ariosi