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Reggio Emilia – Sanatoria 2012 le informazioni presso lo Sportello dell’Ass. Città Migrante

Lo sportello Migranti aperto anche durante il mese di agosto

Dal 15 settembre al 15 ottobre, come stabilito dal Decreto Legislativo n. 109 del 16 luglio 2012, i datori di lavoro che ne hanno i requisiti, (alcuni indicati nel Decreo Legislativo e già anticipati nei giorni scorsi altri, come i limiti di reddito, le modalità di versamento dei contributi e ulteriori dettagli saranno stabiliti da un Decreto interministeriale), potranno presentare le pratiche di emersione dal lavoro nero per dipendenti non in regola con il titolo di soggiorno che siano accupati da almeno tre mesi dall’entrata in vigore del Decreto Legislativo e continuano ad occuparli alla data di presentazione della dichiarazione. I lavoratori dovranno essere in Italia da almeno il 31 dicembre 2011, il datore di lavoro dovrà pagare un contributo forfettario di 1000 euro e alla stipula del contratto di soggirono dovrà dimostrare la regolarizzazione delle somme dovute dal datore di lavoro a titolo retributivo, contributivo e fiscale pari ad almeno sei mesi.
Se la pratica andrà a buon fine il lavoratore otterà il permesso di soggiorno.

Sono centinaia di migliaia le persone in attesa di poter regolarizzare la loro posizione in Italia. Molte però non rientreranno nei requisiti previsti nel Decreto.
Oltre al costo oneroso, che dovrebbe essere a carico del datore di lavoro, alla prova di presenza in Italia che deve necessariamente provenire da “organismi pubblici” e altri criteri e parametri è importante sottolineare come la norma preveda che sia il datore di lavoro a far emergere la situazione di irregolarità.
Spesso però ci sono condizioni in cui esiste un rapporto di lavoro in nero e il datore di lavoro non è intenzionato a presentare domanda di emersione.
E’ il datore di lavoro ad avere o meno la possibilità di regolarizzarsi, al lavoratore non rimane che accettare qualsiasi condizione gli venga proposta pur di ottenere un permesso di soggiorno rimanedo a pieno dentro al circuito dello sfruttamento, come già ampiamente dimostrato dalla sanatoria colf e badandi del 2009.
Inoltre sono esclusi dalla procedura i rapporti di lavoro a tempo parziale, fatto salvo in materia di lavoro domestico e di sostegno al bisogno familiare ed è prevista la continuità del rapporto di lavoro. Considerando che il lavoro nero è di per sè un lavoro che non lo si può definire nè a tempo indeterminato nè a tempo pieno ed è per sua natuira precario,molto simile ad un lavoro a chiamata, esistono parecchi contesti di lavoro nero a giornata, a settimana, o al mese, basti pensare al lavoro nei canitieri edili.
Ancora, in agguato c’è chi sfrutta la condizione di irregolarità promettendo una regolarizzazione in cambio di denaro, fra intermediari e falsi datori di lavoro, utilizzando varie strategie; un’altra volta la sanatoria del 2009 è esemplare.
Per questo, a Reggio Emilia, già il 22 di luglio l’associazione Città Migrante ha convocato un incontro per dare informazioni ai migranti e durante il mese di agosto lo Sportello rimarrà aperto garantendo informazioni e raccogliendo i singoli casi lavorando con l’obiettivo di uscire dalla logica dello sfruttamento.
Lo sportello sarà aperto mercoledì 1 agosto, mercoledì 8 agosto con la presenza della mediatrice cinese, mercoledì 22 agosto e mercoledì 29 agosto dalle 17 alle 20 in Via Fratelli Manfredi, 14 Reggio Emilia

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