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Regolamento Dublino – Annullato il provvedimento di trasferimento della richiedente asilo in Croazia

Tribunale di Genova, decreto del 19 marzo 2019

Il Tribunale di Genova annulla il provvedimento in quanto si ritiene fondato il rischio che il provvedimento di trasferimento in Croazia esponga la richiedenti asilo e la figlia minore “alla possibilità di subire trattamenti in contrasto con i principi umanitari e con l’art. 4 della Carta dei diritti fondamentali e dell’U.E.“.

Il Giudice pone l’accento sulla situazione del sistema d’accoglienza croato e sul clima generale nel paese, evidenziando come l’Unità Dublino non abbia portato alcuna prova in contrasto con quanto riportato dalla parte ricorrente.
Mancano invero riscontri fattuali, mentre da fonti diverse da quelle governative emerge un sistema amministrativo e giudiziario, in materia di migrazione, nel quale sono assenti i principi della tutela dei diritti fondamentali dell’uomo, oltre che un confronto, anche solo consultivo, con l’Alto Commissariato e con le ONG.

Lo stesso rapporto ECRI, in ogni caso, evidenzia che le raccomandazioni del 2012 sono state messe in atto solo in parte – con riguardo alla formazione degli addetti nella lotta all’odio razziale ed in genere alle discriminazioni – e che le politiche migratorie sono state attuate in totale assenza di consultazione e collaborazione con le ONG e con HCR. Dal rapporto si evince insomma che l’evoluzione del sistema d’accoglienza dei richiedenti protezione internazionale in Croazia è ritenuto in miglioramento solo “sulla carta”, proprio per l’assenza di riscontri fattuali su aspetti molto importanti, come i centri di accoglienza, le procedure ed i minori non accompagnati.
Il resistente, dal canto suo, a fronte delle gravi censure sul punto della ricorrente non ha documentato nulla, non curando neanche il deposito di un aggiornamento del monitoraggio del Consiglio d’Europa, mentre le numerose fonti citate dalla ricorrente suscitano non poche perplessità sul sistema d’accoglienza e di asilo vigente attualmente in Croazia, così come sulle condizione critiche dei centri di accoglienza (alcuni veri e propri centri di detenzione) e, più in generale, sul clima culturale di intolleranza e discriminazione che si respira nella società civile e anche tra i leder al governo nei confronti dei rifugiati entrati nel paese (…)
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Tribunale di Genova, decreto del 19 marzo 2019