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Report da Lampedusa del 4 agosto 2005

Oggi a Lampedusa è una giornata di angoscia. I migranti (169) che sono sbarcati ieri sera sull’isola di Linosa avrebbero dichiarato che i barconi partiti (dalla Turchia, 5 gg prima, secondo alcune versioni, secondo altre dalla Libia) erano due e che quando il mare si è ingrossato hanno perso la vista dell’altro su cui vi sarebbero 130/140 persone. Le motovedette della Guardia Costiera con l’ ausilio degli elicotteri della Guardia di Finanza stanno conducendo le ricerche che tuttavia sono molto difficili a causa delle condizioni proibitive con mare forza 4-5 e del forte vento di maestrale. Da due giorni, infatti, non partono gli aliscafi e stamani non è arrivata la nave traghetto della Siremar. Gli uomini della Guardia Costiera appaiono piuttosto pessimisti sulla possibilità di rintracciare il barcone disperso.

Alle 13.00 circa, un aereo della compagnia Eurofly atterra all’aeroporto. Alle 13.45 l’aereo decolla. Dovrebbe trasportare un 50/60 migranti. Di disparata provenienza. Pensando che sia diretto a Crotone avverto chi lì si trova. Alle 15.30 a Crotone l’aereo non è ancora arrivato. Tutte le autorità contattate rispondono: “per motivi di sicurezza non siamo autorizzati a dare informazioni di questo tipo”. Forse è l’ennesimo rimpatrio?

Dunque nel nostro paese delle persone che, giova ricordarlo, non hanno commesso alcun reato, sono trasferite contro la loro volontà e non si può neanche sapere dove li si porta.

Il Centro operativo delle Capitanerie di Porto di Palermo conferma intanto nel pomeriggio che le ricerche dei migranti dispersi continuano e anche un aereo della Marina militare è impegnato nelle operazioni. In mare nulla è stato rinvenuto che riconduca ad un naufragio e i che i 169 migranti che si trovano sull’isola di Linosa saranno trasferiti a Lampedusa non appena le condizioni del mare lo consentiranno.

Contattato il parroco di Linosa conferma che i migranti sono sbarcati direttamente sull’isola e in un primo momento si sono dispersi; che tutti sono in buone condizioni di salute; che parlano inglese; che sono tutti di colore; che provengono dalla regione subsahariana dell’Africa; che non ha visto personalmente né donne (che invece sarebbero tre), né bambini; che in un primo momento sono stati raccolti in un anfiteatro, all’aperto, e solo successivamente alloggiati nella palestra della scuola; che nell’isola non vi è alcuna idonea struttura di accoglienza e dunque, a suo parere, è urgente il loro trasferimento. A proposito del barcone disperso: risponde che non ne sa nulla.

Alle 18.00 che la motovedetta della Guardia Costiera (la n° 403), impegnata nelle operazioni di ricerca è rientrata a causa delle proibitive condizioni del mare e che a supporto da Pescara è partito un aereo militare. Questa sera a Lampedusa nella principale via Roma, alle ore 20.00, si terrà un comizio politico: parlerà un esponente dell'”Italia dei Valori”. La forza politica che ha il suo leader in Antonio Di Pietro, assente ingiustificato della giornata. L’On. Di Pietro avrebbe dovuto stamattina fare un’ispezione al cpt. Il nostro pensiero è però rivolto a quei migranti dispersi in mare. Speriamo che il loro approdo finale non sia stato il fondo del mare. Vittime di un mondo che non consente a chi vuole costruirsi un avvenire meno incerto di migrare senza dover rischiare la vita.

Nelle ultime ore si avanza l’ipotesi che il barcone disperso sia tornato indietro. Speriamo sia così.
Presidio Democratico ARCI