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Report: l’Unione Europea non protegge i migranti minorenni

Nikolaj Nielsen, Euobserver - Bruxelles, 26 luglio

Photo: Stephen Ryan / IFRC

L’anno scorso, quasi 90.000 minori non accompagnati hanno fatto richiesta d’asilo nella UE, contro i circa 13.000 del 2013. Un report pubblicato in Gran Bretagna ha rivelato che molti di loro sono stati trattati con “sospetti e dubbi” dalle autorità.

L’Unione Europea e i suoi stati membri non tutelano i bambini rifugiati e altri richiedenti asilo sotto i 18 anni, secondo un report del governo britannico.

Il Comitato UE della Camera dei Lord inglese, in un report divulgato martedì 26 luglio, riferisce che i migranti minori non accompagnati “devono affrontare la cultura del sospetto e del dubbio”.

Nel documento di 115 pagine, si afferma che in Gran Bretagna e altrove in Europa le autorità non si sono assunte la responsabilità di offrire aiuto, cura e protezione a una quantità pari a 88.245 bambini e ragazzi non accompagnati che l’anno scorso hanno presentato domanda di asilo negli stati UE.

Al contrario, le condizioni di accoglienza molto carenti, le lunghe incertezze circa il loro status legale e, in generale, il cattivo trattamento, hanno contribuito a far sì che migliaia di ragazzi venissero sfruttati da trafficanti e contrabbandieri di esseri umani.

Secondo le stime di Europol (agenzia di polizia UE), mancano notizie di almeno 10.000 minori e bambini non accompagnati, in cerca di protezione internazionale.

E’ particolarmente sconvolgente che tanti bambini migranti siano completamente usciti dal sistema e che di loro si siano perse le tracce”, ha detto il capo del comitato, responsabile del rapporto, Usha Prashar, in una dichiarazione ufficiale.

L’agenzia umanitaria Human Rights Watch la settimana scorsa ha denunciato che le autorità greche di regola trattenevano i minori rinchiusi in “celle malsane nelle stazioni di polizia”. Alcuni di loro avevano anche 14 anni.

Missing Children Europe, un gruppo di protezione per bambini dispersi o sfruttati sessualmente, ha detto che almeno il 50% di tutti i minori non accompagnati risultavano mancanti entro 48 ore dopo la loro collocazione in un centro di accoglienza. Molti fuggivano e si nascondevano, nella speranza di raggiungere la destinazione desiderata in Europa.

I “ragazzi-ancora” afgani

La grande maggioranza dei minori non accompagnati erano maschi appena sotto i 18 anni e oltre il 50% di loro veniva dall’Afghanistan.

Ward Lutin è un esperto di migrazioni che lavora all’EASO, agenzia UE per l’asilo. All’inizio del mese ha dichiarato ai giornalisti che alcune famiglie in Afghanistan mandavano i loro figli da soli in Svezia o in Germania, con la speranza di usare poi il ricongiungimento familiare per raggiungerli in Europa.

Lutin li chiama “i ragazzi-ancora”.

Alcuni studi indicano che questo, specialmente tra i giovani ragazzi afgani, è perfino considerato un po’ come un rito di passaggio, d’iniziazione, qualcosa di eroico, legato alla capacità di costruirsi uno status sociale”, ha aggiunto Lutin.

Il report della Camera dei Lord, da parte sua, ricorda che i maschi afgani di 16/17 anni sono le persone di solito guardate con maggior sospetto da parte delle forze dell’ordine.

Il report sottolinea, inoltre, il fatto che tutti i minori, indipendentemente dall’età o dalla nazionalità, dovrebbero essere trattati con la stessa attenzione: “Prima di tutto, ogni individuo al di sotto dei 18 anni deve essere trattato come un minorenne, indipendentemente dall’età e dalla nazionalità”.

Oltre il 60% degli afgani che fanno richiesta d’asilo nell’Unione Europea, tende a ottenere una qualche forma di protezione speciale.

Cresce il numero dei bambini richiedenti asilo

Le cifre fornite dall’ufficio di statistica UE Eurostat, indicano che il numero dei bambini migranti richiedenti asilo aumenta di anno in anno.

Nel 2013 erano quasi 13.000. Il numero è salito a 23.000 nel 2014 e l’anno scorso ha raggiunto quasi i 90.000.

Ma il report inglese specifica che le cifre non sono del tutto precise.

Alcuni fra i dati citati lasciano intendere che altre migliaia di minori sarebbero entrati in Europa senza neppure aver presentato la domanda d’asilo.

Il report specifica: “Tutto quello che possiamo affermare con certezza è che il numero dei minori non accompagnati presenti nella UE ammonta a parecchie decine di migliaia ed è cresciuto notevolmente negli ultimi anni”.