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Report sui respingimenti dalla Slovenia alla Serbia

Moving Europe, 18 febbraio 2016

Oggi, Moving Europe ha parlato con i migranti che sono stati respinti nella notte del 16 Febbraio 2016 a Šid, Serbia. Come gli organi di stampa hanno confermato, un treno con 200 persone è stato rimandato indietro dalla Slovenia prima verso i territori croati e poi serbi. Queste persone sono ancora bloccate alla stazione di Šid. Il piccolo campo di accoglienza è pieno, così molti di loro sono stati costretti a passare due notti all’esterno. Hanno ricevuto soltanto dell’acqua e dei biscotti dalle ONG sul posto, ma nessuno li ha informati su quello che accadrà adesso.

M., un uomo proveniente dall’Afghanistan, ha raccontato a Moving Europe cosa è accaduto a lui e a molti suoi amici dell’Afghanistan che sono stati rimandati indietro con lui:
Non abbiamo avuto problemi a viaggiare fino ai confini con la Slovenia. Alla frontiera, la polizia slovena ha strappato i nostri documenti di registrazione e non voleva farci passare. Noi non capivamo perché. Ci hanno chiesto dove volevamo andare e abbiamo risposto che volevamo andare in Germania perché in Afghanistan c’è la guerra. Ma loro hanno strappato i nostri documenti e quindi dovevamo tornare indietro al campo in Croazia. Ci hanno detto di restare lì e che avrebbero sistemato i nostri documenti così potevamo viaggiare verso la Germania, ma ci hanno mentito. Ci hanno rinchiuso dentro dei containers e ci hanno detto di restare lì. Non ci hanno permesso di andare in Germania, ma forzato su un treno per fare ritorno in Serbia. Adesso siamo ritornati qui, con molte famiglie e bambini. Ci hanno mentito, non ci fanno andare neanche al bagno. Ci hanno costretti a salire sul treno diretto in Serbia. Adesso siamo qui e non sappiamo cosa fare. Ci potete aiutare? Abbiamo dormito fuori per due notti e abbiamo ricevuto solo biscotti e acqua. Cosa dovremmo fare adesso?

Questi respingimenti in Croazia sono senza precedenti. Sebbene stiano avvenendo già da molto tempo, è la prima volta che viene istituito un treno ufficiale per riportare i migranti direttamente a Šid. Prima, i migranti erano costretti a tornare a piedi attraverso i confini. Inoltre, è la prima volta che un gran numero di persone respinte sono originarie dell’Afghanistan e alcune anche di Siria e Iraq. Queste tre nazionalità sono state finora autorizzate a spostarsi. É stato riportato che le autorità di frontiera in Slovenia chiedevano ai migranti quale fosse la ragione per dirigersi verso la Germania. Le autorità lasciavano viaggiare solo coloro la cui motivazione fosse la fuga dalla guerra nel loro paese di origine. Pur avendo dato la medesima motivazione, non è chiaro perché al gruppo di afghani siano stati distrutti i documenti e siano stati costretti a ritornare in Serbia. Non ci sono basi legali per legittimare tali respingimenti. Essi possono solo essere interpretati come indicatori ulteriori delle intenzioni delle autorità di chiudere i corridoi e ridurre il numero di arrivi in Europa Centrale.

Ci appelliamo, dunque, alle autorità competenti in Croazia, Slovenia e Austria perché motivino i provvedimenti illegali volti a impedire ulteriori spostamenti dei migranti e a garantirne il ritorno in Serbia. Inoltre chiediamo che queste persone ricevano nuovi documenti di registrazione e che venga loro concesso di viaggiare verso il paese di desiderata destinazione attraverso il corridoio ufficiale.

Moving Europe