Per la libertà di movimento, per i diritti di cittadinanza

Servizio immigrazione e promozione dei diritti di cittadinanza (Venezia)

Riflessioni sulla prima Convenzione nazionale sul diritto di asilo

A cura di Rosanna Marcato

E’ stato un incontro importante e in qualche modo credo sia il primo atto di una svolta sulle modalità di affrontare il problema dell’applicazione e del rispetto del diritto di asilo. Molti i partecipanti, molti i temi affrontati o solo enunciati, molti gli interventi che avrebbero meritato maggior discussione. Diritto d’asilo che oggi con la nuova legge viene vanificato a causa delle prassi introdotte a cominciare dai centri di identificazione e arrivando alla assoluta nebulosità del diritto. Ma di questo troverete ampio resoconto nel sito di Melting Pot dove potete ascoltare la registrazione del convegno.
Quello che non si può riportare e che ha invece coinvolto emotivamente i partecipanti, quello che più di qualsiasi parola ha fatto toccare l’assurdità, la crudeltà, la mancanza di rispetto per il diritto e per le persone e purtroppo anche la nostra impotenza è stato l’agghiacciante urlo di tortura di Hannette, la bravissima attrice e animatrice del gruppo teatrale Teatro di Nascosto di Volterra, che ha dato inizio al meeting. Lo spettacolo dal titolo Dinieghi ha colpito tutti lì, dove la ragione non arriva e credo che tutti noi per quei momenti abbiamo da una parte, sentito tutta la relatività del nostro lavoro di fronte a una così enorme sofferenza ma nello stesso tempo abbiamo anche sentito l’importanza di non lasciare sole queste persone. Persone che hanno subito sulla propria anima e sul proprio corpo ferite così profonde da non poter essere espresse con le parole.Persone che verranno accolte come pericolosi nemici, rinchiusi in nuovi carceri nel paese dove speravano di trovare aiuto, interrogate da persone sulla cui preparazione è lecito dubitare.
Credo che lo scossone emotivo suscitato dalla rappresentazione abbia aiutato i partecipanti a cercare un disegno comune per contrastare la nuova legislazione e abbia posto all’attenzione di tutti la necessità di impegno su un fronte più ampio e visibile di quello che sino ad oggi ha caratterizzato questo problema.
La Carovana per il diritto di asilo e contro tutte le guerre che in questi giorni attraversa molte piazze d’Italia è uno dei modi, molte altre iniziative si vanno sviluppando e richiedono l’attenzione e la partecipazione di tutti.
E necessario lavorare insieme per creare un disegno comune che porti avanti quelle istanze irrinunciabili quali il rispetto del diritto internazionale e la necessità di un nuovo diritto nazionale, base senza la quale non si può costruire dei percorsi di civiltà.