Un’ordinanza che fa ben sperare, importante perché a fronte dei tanti dinieghi di titoli di viaggio, il TAR di Lecce considera “fondata ragione” la titolarità della protezione sussidiaria per richiedere il titolo di viaggio in Questura senza esigere che lo straniero si rechi prima a chiedere il passaporto nella sua ambasciata, per la stessa ragione che lo rende titolare di protezione.
Nella fattispecie una cittadina eritrea ha dichiarato di non voler entrare in contatto con le autorità diplomatiche del suo paese d’origine: “le ragioni di questa decisione possono essere agevolmente ricondotte a determinati comportamenti delle autorità di governo dell’Eritrea idonei a cagionare un grave danno alla cittadina straniera istante”.
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TAR per la Puglia – Lecce, ordinanza n. 01082 del 7 settembre 2016
