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da Il Corriere Romagna del 14 luglio 2004

Rimini – Abusivi, al via la ronda sul lungomare di Francesco Pagnini

Polizia municipale schierata in forze, per tutta la mattinata di ieri, a pattugliare il lungomare, dal confine di Riccione a Piazzale Tripoli, impedendo così l’accesso di vù cumprà in spiaggia. Dove però i vigili urbani non sono scesi (anche perchè non ce ne sarebbe stato bisogno).Ha preso il via ieri mattina insomma, e in grande stile, il “nuovo corso” del Comune di Rimini contro l’abusivismo commerciale.

E con successo, a sentire non solo vari bagnini di quella zona, ma anche uno dei leader del Comitato Zona Sud, Alberto Astolfi. Il quale ammette che ieri in spiaggia non c’era una bancarella: “Se si continuerà in questo modo, se non ci si fermerà, e se i risultati saranno ancora così positivi, se gli incontri che faremo saranno soddisfacenti, potremmo anche rivedere la decisione di manifestare in spiaggia” commenta. Per scongiurare l’iniziativa, comunque, è previsto anche un incontro del comitato stesso col sindaco Alberto Ravaioli, domani, e nel pomeriggio si svolgerà anche una riunione del Comitato per l’ordine pubblico e la sicurezza, in Prefettura, allargato anche ai “protestanti” e alle categorie.Proprio per non disertare questi incontri, Astolfi ha rimandato alcuni appuntamenti a Roma “Dove ero stato chiamato, e avrei dovuto incontrare anche esponenti dell’antimafia”.Le cose insomma, sono in movimento continuo, e dopo l’“uscita” del presidente di Confcommercio “Tete” Venturini, la manifestazione dei commercianti regolar,i pronti a scendere in spiaggia, appare ancor più in forse.Tornando all’operazione di ieri mattina, il Comune ha messo in atto la strategia (annunciata già qualche giorno fa dal Corriere) del presidio degli accessi a mare.

Dal Palazzo arriva solo un no comment: i conti li si farà a fine settimana, perchè, altro tassello importante, iniziative di controllo analogo si porteranno avanti quotidianamente nei prossimi giorni. E’ anche una specie di sperimentazione per vedere come vanno le cose.Tra l’altro pure Confartigianato, con una nota, fa sapere che ritiene necessario il “controllo dell’arenile e dei suoi accessi, attraverso un’azione ripetuta e continua di gruppi di poche unità piuttosto che attraverso l’uso sporadico di pattuglioni”.Ma Confartigianato sostiene anche “che non più rinviabile il ricorso ad azioni anche nei confronti della clientela, a partire da quelle attività come massaggi, tatuaggi e treccine che comportano costi di decine e anche centinaia di euro”. E chi ne usufruisce non può non sapere che sono illegali: si guarderebbe bene, chiosa la categoria, dal farlo tra le strade di Milano. Molto preoccupato della situazione anche lo Sdi, tanto che attraverso il suo capogruppo consigliare Stefano Casadei, chiederà un consiglio comunale aperto sul tema, da fare in spiaggia. Sempre meglio quello, per l’immagine cittadina, della manifestazione del Comitato Zona Sud…