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dal Corriere Romagna del 10 agosto 2006

Rimini – “I vigilantes non diventino un alibi”

Rimini – I vigilantes privati possono essere d’aiuto, ma non saranno certo risolutivi contro l’abusivismo commerciale. E soprattutto non devono diventare un alibi per gli enti locali, per rallentare il contrasto del fenomeno.

I bagnini di Oasi Confartigianato e la Confcesercenti hanno la stessa idea sulla cosa. Il tema è emerso ieri (sul Corriere), con la notizia che gli operatori di spiaggia di San Giuliano si sono consorziati e si sono dotati di un servizio di vigilanza diurna e notturna, per la sicurezza degli stabilimenti e dei turisti, che però ha anche funzione deterrente nei confronti di massaggiatori e venditori abusivi. Iniziativa cui ha plaudito l’assessore alla Polizia municipale Roberto Biagini, invitando altri ad imitarla.

Ma che ne pensano i diretti interessati? Parte da lontano Giorgio Mussoni (Oasi): “Per anni gli enti locali hanno sottovalutato il fenomeno dell’abusivismo commerciale. Ora, finalmente, tutti convengono sul fatto che è un problema serio. Io aggiungo che si porta dietro anche i borseggi, i furti in spiaggia, i vandalismi: eradicarlo vorrebbe dire risolvere anche tutti questi problemi, che altrimenti resteranno e si allargheranno”. In tale situazione “se un operatore decide di tutelare da solo i propri clienti, non ci si può certo opporre, anzi bisogna plaudire. D’altra parte anche i supermarket hanno telecamere o operatori della security”. Però, “secondo me non è in questo modo che il fenomeno si potrà debellare. E soprattutto, questa non deve diventare una scusa per gli enti pubblici, per non fare più nulla. E non mi riferisco solo al Comune ma anche alle altre forze dell’ordine, a partire dalla Capitaneria di porto”.

Confesercenti conviene che “i vigilantes possono svolgere un’azione positiva in quelle spiagge, come appunto San Giuliano, dove l’abusivismo commerciale è fenomeno tutto sommato contenuto. Provino a presidiare le spiagge di Rimini sud, dove i venditori abusivi sono centinaia stabilmente appostati sul bagnasciuga e con una carica di arroganza da intimidire chiunque civilmente abbia qualcosa da dire… Laddove il fenomeno è diventato una questione di ordine pubblico ci vuole ben altro”. Gli interventi, tra l’altro, sono richiesti subito: “Non ci si può continuare a dire – conclude Confesercenti – che il problema verrà risolto l’anno prossimo. Lo sentiamo dire da ormai dieci anni”.
A Mussoni non sono andate a genio neppure le dichiarazioni di Gabriele Pagliarani (bagno 26) sulla spiaggia aperta 24 ore su 24: “Altro che allontanare i malintenzionati: quello è il modo migliore per richiamarli. Per fortuna quel signore rappresenta solo se stesso”.

fra.p.