Per la libertà di movimento, per i diritti di cittadinanza

da Il Resto del Carlino del 11 giugno 2008

Rimini – L’assessore Biagini: “Presidi fissi di agenti di polizia sull’arenile”

L’assessore comunale alla sicurezza vuole affrontare con decisione il problema dei venditori abusivi sulle spiaggia di Rimini. L’idea è quella di collocare gli agenti di polizia turistica in tre diverse posizioni

Rimini, 11 giugno 2008 – “Fa bene il sindaco a dire che il ministro deve venire a sentire cosa dicono i primi cittadini della Riviera. Perché qui ci sono problemi così particolari che le altre città non hanno“. L’assessore comunale alla Sicurezza, Roberto Biagini non si perde in giri di parole relativamente all’incontro del ministro dell’Interno, Roberto Maroni con i 21 sindaci che hanno firmato la ‘Carta di Parma’ e va subito al problema: “Affrontare 150 venditori abusivi che si trovano sull’arenile nello stesso momento in cui ci sono i bagnanti che passeggiano e i bambini che vanno in acqua è una cosa molto seria, che può degenerare. Qualcosa che le città non marinare sicuramente non hanno“.

E qui lancia la sua idea: “La spiaggia deve essere assolutamente controllata, per noi è prioritario. Per questo occorrono dei presidi di polizia sull’arenile“. L’assessore Biagini specifica che cosa intende per ‘presidi’: “Dovrebbero essere tre: uno a nord, uno nella zona centrale e uno a sud. Li intendo proprio come polizia turistica, dove le persone possano recarsi anche per fare una denuncia. Non vedo perché la gente per denunciare un reato debba attraversare la città. Ma il presidio non deve servire solo a questo — continua —: deve essere anche un luogo dove poter fare segnalazioni e chiedere informazioni“.

Sui numeri relativi alle forze dell’ordine presenti nel Riminese, l’assessore ammette che qualche carenza, anche per quanto riguarda la polizia municipale, c’è “ma si parla di venti-trenta unità. Il fatto è che bisogna andare a vedere l’operatività di queste persone. E se vogliamo che siano più presenti è necessario che siano aumentate anche le risorse per mezzi e tecnologie. E comunque questo è discorso ampio e complesso che si inserisce nella riforma della legge quadro sulla polizia“.

Tra le proposte avanzate nel corso dell’incontro con il ministro, a Biagini appare fondamentale quella dell’accesso alla banca dati del Viminale da parte del personale della Polizia municipale. Più dubbioso invece sull’idea, portata avanti dal sindaco di Verona di concedere (sempre alla Municipale) la possibilità di effettuare fermi di polizia giudiziaria, per un massimo di 24 ore, nei confronti di chi viene sorpreso a compiere atti di vandalismo, danneggiamenti, ubriachezza molesta.