Per la libertà di movimento, per i diritti di cittadinanza

Rimini – “L’immigrazione è un fatto normale e strutturale”

Alcuni passaggi dell'intervento del Prof. Ilvo Diamanti durante la presentazione del Dossier statistico 2003 della Caritas

Rimini – 28 ottobre 2003

In Italia e in Europa abbiamo un’idea dell’immigrazione prevalentemente restrittiva, per cui l’immigrazione è vista come un pericolo e un problema da cui difenderci invece che come una realtà con la quale siamo destinati a “convivere”.
Per adottare la formula utilizzata dalla Caritas, l’immigrazione tende invece ad essere un fatto normale e strutturale, quindi l’Italia oltre ad essere un paese di italiani è anche un paese di immigrati.
Spesso però sono alcuni attori politici, sia italiani che stranieri, a fomentare la paura, perché la diffidenza nei confronti della diversità, è uno strumento di potere e di controllo. Questo vale anche per la legge Bossi/Fini, legge che considera gli immigrati come un fenomeno negativo da controllare e stigmatizzare, un fenomeno transitorio da tamponare, inibendo così di fatto la prospettiva d’integrazione di ogni “diverso” nei nostri territori.
L’integrazione è invece un aspetto essenziale e fondamentale, perché mina ad accettare l’idea della cittadinanza come il meccanismo per proporsi agli altri, ed è proprio questo che i migranti devono accettare, partecipando attivamente e rispettando le nostre regole.
Per questo nel momento in cui essi accettano e rispettano le nostre regole e i nostri valori, non c’è motivo logico, umano ed etico, perché essi siano a noi subalterni o perché essi abbiano diritti differenti da noi.