Per la libertà di movimento, per i diritti di cittadinanza

Rimini – Oltre i confini!

Comunicato Lab. Paz per il presidio del 30 dicembre

Siamo persone, siamo e produciamo ricchezza materiale e non fatta di affetti, relazioni visibili ed invisibili.

Siamo esseri umani, ridotti a mera merce di produzione per gli interessi e la ricchezza dei pochi sui molti.

Siamo cittadini, che abitano in questa città, chiediamo diritti, casa, libertà, lavoro senza sfruttamento ci danno retate, controllo, espulsioni ed esclusione sociale.

Siamo non persone, gli esclusi, quelli su qui scaricare il male della società, come se non vedessimo la povertà estrema che c’è anche a Rimini, nella città vetrina, dove in tanti come noi faticano ad arrivare alla fine del mese con lavori precari e mal pagati, con affitti cari, i più cari di tutta la Regione Emilia Romagna; affitti e precarietà abitativa che sono un cappio al collo, per chi vive nell’invisibilità, che sia migrante o italiano, che parli arabo o italiano, o rumeno, o albanese.

Siamo però anche donne e uomini che vogliono abbattere i confini dell’esclusione fisica, sociale, economica perché sappiamo che la forza più grande è quella di creare spazi comuni, percorsi per la fuoriuscita da questa invisibilità.

Siamo donne e uomini che cercheranno di impedire il cliché mediatico e politico che dietro la scusa di una bombola a gas nasconde la vera ragione: razzismo e xenofobia, repressione e controllo, sfruttamento e stigmatizzazione del migrante.

Siamo esseri umani, che impediranno lo sgombero della palazzina di via dati a Viserba, convinti che sia proprio in quella volontà di sgombero, come del resto alla fonte di via Sacramora, il fallimento dell’amministrazione di Ravaioli e co. Che parla di pace e di partecipazione, che predica tolleranza e integrazione, e poi a colpi di squadre speciali di vigili urbani, genera razzismo e intolleranza, crea ghetti e confini, in una spirale perversa che si autoalimenta.

In Via dati, in via Sacramora vivono persone che sanno essere e fare comunità. Chi è così cieco da non vedere è una persona arida ed inumana. Invece che partire da quella ricchezza fatta di relazioni e di vita in comune, per rilanciare un’altra idea di città, si vuole azzerarla dicendo che questi sono luoghi “simbolo” della devianza, del ghetto urbano e con questa scusa, lasciare in strada tanti cittadini e con essi le loro famiglie e tutti coloro che sono coinvolti nell’intero processo migratorio.

Per queste e per altre ragioni scenderemo nelle strade a iniziare da un presidio, Sabato 23 Dicembre alle ore 10:30, in P.zza Cavour (portici Comune) con parole CHIARE:


Via dati, via sacramora, NON SI TOCCANO!

Case per tutti, Razzismo per nessuno!