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da Il Corriere Romagna del 10 luglio 2003

Rimini: Retate mattutine – Mano dura dell’Arma dei Carabinieri contro i lavoratori stranieri

Non hanno fatto ancora “Terra bruciata”, per usare il nome dell’operazione anticlandestini della scorsa estate, ma sono sulla buona strada. L’altra notte i carabinieri, grazie alle segnalazioni raccolte dal militare di quartiere, sono andati a bussare in alcune abitazioni occupate da extracomunitari nel centro storco, a Marina e a Viserba. In tutto sono stati controllati 221 stranieri (bengalesi, albanesi, senegalesi, pakistani, maghrebini, brasiliani, e russi), 37 dei quali irregolari (sono ancora in corso accertamenti, ma è certo che per almeno alcuni di loro scatteranno le manette).
I titolari delle abitazioni date loro in affitto rischiano la denuncia e il relativo sequestro: le posizioni al vaglio sono cinque. Di certo saranno apposti i sigilli all’appartamento di via Mattini (90 metri quadrati, un solo bagno) dove vivevano in condizioni inumane ben trenta bengalesi, due terzi dei quali clandestini. Ciascuno di loro, per avere diritto al minuscolo spazio vitale, pagava dai 50 agli 80 euro al mese.
La segnalazione di alcuni cittadini si è rivelata invece infondata per quanto riguarda alcune abitazioni nella zona della via Flaminia: all’interno c’erano famiglie di immigrati regolari, in contesti più che dignitosi. Ancora più “mirati” sono risultati invece i controlli nella zona del mare effettuati in quattro appartamenti (al 2°, al 4° e al 7° piano) di un condominio di viale Vespucci, al civico 125. Sono stati controllati, infatti, undici cittadini provenienti da Paesi dell’ex Unione sovietica (5 clandestini): suddivisi in due gruppi occupavano due monolocali e pagavano rispettivamente 1250 euro e 1350 euro al mese. I militari (all’operazione andata avanti tutta la notte hanno partecipato sessanta uomini della Compagnia dei Carabinieri di Rimini, più elementi del battaglione proveniente da Bologna e unità cinofile antisommossa e antidroga) hanno fatto “visita” anche ad alcuni senegalesi che risiedono a Viserba, in abitazioni di via De Amicis e via Palotta. All’interno è stata sequestrata merce contraffatta, in gran parte occhiali e abbigliamento, la cui proprietà non è stata però attribuibile a nessuno degli stranieri.
Non è però solo la lotta all’abusivismo che anima l’impegno dell’Arma riminese: l’anno scorso i carabinieri hanno sequestrato complessivamente 44 appartamenti, un camping, le abitazioni di un residence e denunciato alla magistratura i proprietari italiani, quasi tutti riminesi, che affittavano agli irregolari.