Rimini – Hanno atteso gli ambulanti alla fermata degli autobus e presidiato gli accessi all’arenile sequestrando merce d’ogni genere. Poi rastrellato la spiaggia dal bagno 100 al bagno 150, controllando decine di venditori extracomunitari (senegalesi, cinesi, bengalesi) e recuperando la mercanzia. A partire da ieri mattina le forze dell’ordine riminesi, su disposizione del Prefetto Bruno D’Alfonso e con il coordinamento della Questura, hanno effettuato un nuovo servizio finalizzato al contrasto dell’abusivismo commerciale.
L’operazione, svolta per fasce di competenza ha portato all’arresto di una persona, a due denunce e a una decina di espulsioni. E se desta la soddisfazione dell’assessore comunale Stefano Vitali, che la giudica un buon punto di partenza, non soddisfa quegli operatori commerciali che minacciano addirittura di scendere in spiaggia e sostituirsi ai vù cumprà.Carabinieri (bagni 100-118). Quindici militari della Compagnia di Rimini rinforzati da 10 Carabinieri del battaglione Emilia Romagna di Bologna e dalla Polizia Municipale hanno sequestrato merce contraffatta e illecitamente posta in vendita per un valore di circa 30mila euro ed elevato sanzioni amministrative per 31mila euro. Per introduzione e commercio di prodotti e con segni falsi e ricettazione, 648 C.P., è stato denunciato P.L., un 25enne senegalese trovato in possesso di 350 Cd, 34 Dvd, 38 occhiali “firmati”. Tra la merce sequestrata 2.549 collane; 47 braccialetti; 257 orecchini; 176 orologi; 1.500 capi di abbigliamento; 100 cinture; 164 cappelli; 30 radioline; 15 statuette.Polizia di Stato (bagni 134-150). Un cittadino boliviano arrestato per la legge Bossi-Fini, due decreti di espulsione ad altrettanti stranieri (un tunisino e un bengalese) non in regola col permesso di soggiorno, e un ingente sequestro di oggetti destinati alla vendita. Gli agenti impegnati nel servizio hanno recuperato merce contraffatta abbandonata direttamente all’interno dei tram o lungo l’arenile dai venditori abusivi. Sotto sequestro penale, a carico di ignoti, sono finiti 80 orologi “imitazione” di prestigiosi marchi tra cui Rolex; 300 paia di occhiali Gucci e Calvin Klein; 500 Cd; 30 Dvd anche porno; 20 cappellini.
Tra la merce non contraffatta sono state sequestrate 120 borse, un migliaio di capi di abbigliamento, 200 cappellini, 500 orologi, 7.000 oggetti di bigiotteria, spazzole; phon, set per manicure. Al servizio (bagni 119-133) ha partecipato la Guardia di finanza. Indagini e accertamenti proseguono per individuare i depositi della merce.Nell’ambito del controllo, infine, agenti di Polizia municipale hanno sequestrato a un venditore italiano, tra i banchi del mercato cittadino, anche una sessantina di pantaloncini con marchio contraffatto.Venerdì i militari della Motovedetta d’Altura CC 510N dipendente dalla Compagnia carabinieri di Rimini avevano effettuato analogo controllo al mercato coperto, in via Castelfidardo, rilevando 7 infrazioni amministrative e una penale (novellame pesce sotto misura) relative ai prodotti ittici, quale etichettatura, mancanza di prezzi, merce scaduta (contravvenzioni per 11.000 euro). La polizia, invece, aveva effettuato in serata l’ennesimo blitz in via Varisco: dei sette viado portati in questura, uno è stato arrestato per la Bossi-Fini, uno denunciato, due muniti di foglio di via.“Credo che questo sia l’inizio della collaborazione tra forze dell’ordine che noi auspichiamo, e per questo c’è soddisfazione – commenta Vitali – unita all’auspicio che tali iniziative si ripetano”.
Meno soddisfazione invece da Nicola Angelini, fronte dei protestanti: “E’ vero ieri in spiaggia non c’era neppure un abusivo, ma se queste operazioni non saranno ripetute sono assolutamente inutili. Servono continuità ed un presidio costante in spiaggia”. Fa eco Alberto Astolfi: “Non ci accontenteremo di azioni dimostrative: il fenomeno dev’essere debellato”. Tradotto, non basta il blitz di ieri per fermare le iniziative eclatanti.
