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da NewsRimini del 9 febbraio 2009

Rimini: Sicurezza. Presidente ordine medici, emendamento sbagliato

A mio parere, scrive in una nota, il provvedimento appare “profondamente e drammaticamente sbagliato“.
E’ sbagliato per tre motivi in particolare.
In primo luogo, osserva, perchè “chiede ai medici quello che i medici non possono e credo non vogliono fare. Iscrivendoci all’Ordine – argomenta – abbiamo giurato il rispetto delle norme deontologiche contenute nel nostro Codice Deontologico, che all’articolo 3 spiega che il ‘dovere del medico è la tutela della vita, della salute fisica e psichica dell’uomo e il sollievo dalla sofferenza nel rispetto della libertà e della dignità della persona umana, senza distinzioni di età, di sesso, di etnia, di religione, di nazionalità, di condizione sociale, di ideologia, in tempo di pace e in tempo di guerra, quali che siano le condizioni istituzionali o sociali nelle quali opera. La salute è intesa nell’accezione più ampia del termine, come condizione cioè di benessere fisico e psichico della persona’“.
In secondo luogo, sottolinea Grossi, quello approvato dall’aula di Palazzo Madama “e’ un provvedimento che va contro la sanità Pubblica perché il malato clandestino con malattia epidemica e diffusiva che per paura di denuncia non si presenta a visita presso una struttura sanitaria diventa un veicolo di malattia creando un pericolo per la collettività“.
In ultima istanza, prosegue “si verrebbe a creare una sanità clandestina, penso alla maternità, all’infanzia, completamente fuorilegge e gestita da fuorilegge. Tale provvedimento creerebbe un’ulteriore fonte di reddito per le organizzazioni criminali che di fatto gestirebbero la ‘sanità clandestina’“.
Quindi, conclude il comunicato, “come presidente dell’Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri di Rimini chiedo a tutti i nostri iscritti di rispettare l’articolo 3 del nostro Codice Deontologico: da parte mia sarò con tutte le istituzioni civili e religiose che si faranno promotrici per la modifica del disegno di legge e sarò parte attiva perché la FNOMCeO prenda i provvedimenti di sua competenza“.