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da Il Resto del Carlino del 12 luglio 2008

Rimini – “Via i venditori abusivi dalle spiagge”. Partono le ronde della protezione civile

E ADESSO non chiamatele ronde, padane o balneari. Neppure «camicie verdi». Anche perché sono gialle, quelle dei 54 volontari sin qui reclutati nella protezione civile dal Comune di Rimini, per aiutare polizia municipale e forze dell’ordine a garantire la sicurezza sui 13 chilometri di arenile. Comunque sia, la novità è grossa: per la prima volta un «reparto» di volontari — che comprende anche una quindicina di donne e due consiglieri comunali, Bertino Astolfi del Pd e Liliana Cingolani di An — viene schierato sulla spiaggia più grande d’Europa. Si comincia domani. Poi avanti con le «pattuglie» in tutti i fine settimana. Più sopralluoghi a sorpresa gli altri giorni.

«CONTIAMO di formare cinque squadre di due persone ciascuna — spiega Vincenzo Bellanti, funzionario del Comune addetto alla Protezione civile, coordinata dal ‘civile’ Belisario Di Taranto —. Una delle quali esperta di interventi di primo soccorso. Ogni squadra coprirà dieci bagni. Tra turni mattutini e pomeridiani, sorveglieremo il territorio litoraneo».

Gli ‘angeli gialli’ saranno seguiti via mare da colleghi sul gommone d’ordinanza. I volontari indossano divise gialle fosforescenti con la scritta ‘Protezione civile’. In uno zainetto hanno ricetrasmittenti collegate con la centrale operativa della municipale (costo delle dotazioni: 30mila euro). E un malloppo di brochure informative, stampate in 10mila copie con il contributo di associazioni e categorie, e il placet di prefettura e questura.

Copie che distribuiranno sotto gli ombrelloni, negli stabilimenti balneari e sul bagnasciuga. Un vero volantinaggio anti vu’ cumprà. Infatti, oltre a numeri d’emergenza in due lingue, anche l’invito ai turisti a stare alla larga da «massaggi, tatuaggi, piercing e treccine, la cui pratica è vietata sull’arenile a tutela della salute».

E, SOPRATTUTTO, nel pieghevole si ricorda che «è vietata la vendita di merce non autorizzata o contraffatta». E che «ci sono leggi che ne puniscono anche l’acquisto: chi compra da un venditore irregolare rischia sanzioni pecuniarie fino a 10mila euro e una denuncia penale». Risale a pochi giorni fa, era venerdì 27 giugno, la «stangata» inflitta a una turista 60enne di Manerbio, nel Bresciano, multata di mille euro dai vigili urbani per l’acquisto di una borsa taroccata. Aveva pagato 25 euro per una finta Prada: il sogno di fare crepare d’invidia le amiche le è costato forse più caro del modello originale. Al «concilia?» degli agenti, pare sia rimasta di stucco.

Ma la legge non ammette ignoranza. La sanzione va da 500 a 10mila euro. Le hanno inflitto il doppio del minimo, appunto mille euro. Un precedente, sempre a Rimini, risale all’estate 2005. Altra signora — quella volta di Parma — nel mirino dei vigili, che la alleggerirono di 3.333 euro. Fu il putiferio: il parlamentare di An Filippo Berselli la difese a spada tratta, Azione Sociale lanciò una colletta, e l’albergatore Franco Albanesi le donò un soggiorno gratuito di due settimane.

L’ESTATE SCORSA il Comune sperimentò gli ombrelloni del gruppo anti-abusivi della polizia municipale. Risultato: le divise erano poche, e spesso all’ombra ci si piazzavano i vu’ cumprà Quest’anno si riparte dagli ‘angeli gialli’. «I volontari hanno solo compiti informativi, preventivi e di presenza — spiega l’assessore alla Sicurezza Roberto Biagini —, che riteniamo utile a bagnini e bagnanti. La regola d’ingaggio è l’incolumità della persona». Cioè i volontari non intervengono mai direttamente. Neppure se vedono in azione venditori abusivi. Chiamano vigili o poliziotti in caso di «furti, risse o pericoli concreti».

di MARIO GRADARA