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Rimpatri forzati da Lampedusa

MSF chiede un incontro urgente con il Ministro dell’Interno.

Visto che il Governo italiano, da diverse settimane, non smentisce né conferma la notizia di nuovi rimpatri forzati dall’isola, MSF chiede un incontro urgente con il Ministro dell’Interno per capire come mai questi rimpatri vengono effettuati in un paese terzo. MSF chiede inoltre che vengano rese note le procedure d’identificazione e di rimpatrio di queste persone.

“Perché il Governo italiano non recepisce le condanne e le critiche di queste procedure che sono state recentemente espresse dalla Corte europea dei diritti dell’uomo e dal Parlamento europeo e perché tiene segrete le procedure di riconoscimento e di rimpatrio degli immigrati?”, chiede Loris De Filippi di MSF.

La Corte europea dei diritti dell’uomo, il 10 maggio scorso, aveva condannato le procedure di rimpatrio forzato disposte dal Governo italiano, in quanto risultano lesive del diritto d’asilo.

Il Parlamento europeo ha adottato, nei mesi scorsi, una risoluzione che intima all’Italia di evitare espulsioni verso la Libia e che il verificarsi delle recenti espulsioni fa carta straccia del recente pronunciamento della Corte europea dei diritti dell’uomo.

L’allontanamento di queste persone dall’Italia senza averle adeguatamente informate del diritto di chiedere asilo e senza l’accesso alla procedura per l’eventuale riconoscimento dello status di rifugiato è un comportamento che si colloca al di fuori di ogni contesto normativo nazionale e internazionale. In particolare si tratta di una grave violazione della Convenzione di Ginevra che all’articolo 33 sancisce il principio di non-refoulement (principio di non respingimento dei richiedenti asilo anche se entrati illegalmente nel territorio dello Stato).

“Cosa accade a queste persone una volta rimpatriate con la forza in un paese che non è quello d’origine? Questo mistero è stato svelato da parlamentari europei e da giornalisti che hanno potuto descrivere le condizioni drammatiche in cui precipitano queste persone una volta trasferite. MSF, che è presente a Lampedusa per fornire assistenza agli immigrati che sbarcano sull’isola, non vuole essere parte di un sistema che con questi rimpatri mette in pericolo la vita di queste persone. Per questo motivo chiediamo un incontro chiarificatore con il Ministro dell’interno, On. Pisanu”, conclude De Filippi.

L’Italia ha il dovere di offrire a queste persone la possibilità di vedersi riconoscere lo status di rifugiato attraverso la procedura stabilita dalle leggi nazionali. Questi trasferimenti forzati e arbitrari rappresentano una violazione gravissima e per alcuni degli stranieri potrebbero tradursi in una seria minaccia per la loro vita.