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Rinnovo pds – E’ obbligatorio essere iscritti alle liste di collocamento?

In effetti la normativa vigente in materia di collocamento prevede ancora che il lavoratore disoccupato sia iscritto alle liste di collocamento. Tale previsione riguarda tutti i lavoratori e ha la funzione di assicurare un monitoraggio del mercato del lavoro. Tuttavia è vero e pacifico che non esiste – e non è prevista in nessuna disposizione di legge o circolare – una sanzione per l’omessa iscrizione alle liste di collocamento. Se una persona omette di iscriversi alle liste di collocamento e va direttamente a lavorare per un nuovo datore di lavoro, né il lavoratore né tantomeno il datore di lavoro, possono essere sanzionati a nessun titolo.
Quindi quello che sarebbe “un obbligo” costituisce, di fatto, una semplice prescrizione indicativa che però non ha carattere perentorio. Di conseguenza è possibile che uno straniero (così come un italiano) nel momento in cui perde il posto di lavoro, venga direttamente assunto regolarmente da un nuovo datore di lavoro che naturalmente provvederà a fare tutte le comunicazioni – anche al competente centro per l’impiego che potrà comunque avere un monitoraggio idoneo della situazione -, senza che vi siano sanzioni per il fatto che nel frattempo non c’è stata l’iscrizione nelle liste del collocamento.
Non si capisce quindi perché la questura debba porre come condizione essenziale per il rinnovo del permesso di soggiorno un adempimento che, di fatto, non è obbligatorio per nessuno e che di fatto è ampiamente trascurato anche dai lavoratori italiani.
Nel caso in cui perdurassero questi ostacoli, da parte degli uffici competenti, la cosa più semplice sarebbe dimostrare il già avvenuto avviamento del nuovo rapporto di lavoro – ovvero che lo straniero sta già lavorando presso un nuovo datore di lavoro – al fine di superare la necessità di verificare l’iscrizione nelle liste di collocamento.