Per la libertà di movimento, per i diritti di cittadinanza

Rivolta al CPT “Vulpitta”

Venerdi 31 ottobre si è consumato l’ultimo di una lunghissima serie di tentativi di rivolta all’interno del centro di detenzione per immigrati “Serraino Vulpitta” di Trapani. Da quanto ci è dato sapere, la dinamica degli avvenimenti è del tutto simile a quanto già avvenuto non solo a Trapani ma in tutti i CPT (oggi CIE) in Italia: gli immigrati rivendicano disperatamente la loro libertà e la loro dignità che vengono calpestate ogni giorno da una detenzione tanto ingiusta quanto insostenibile. La violenza che scoppia periodicamente all’interno del “Vulpitta” torna a dimostrare che questi luoghi sono di per se stessi ingestibili perché fondati sulla repressione e sulla segregazione di persone che non hanno alcuna colpa se non quella di essere discriminate dalla legge in base alla loro provenienza.

«Non siamo animali, siamo anche noi esseri umani» è un grido che troppe volte abbiamo sentito da dietro le sbarre del “Vulpitta” e che esprime meglio di ogni cosa la necessità di chiudere ovunque e per sempre queste vergognose galere etniche.