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Rom – Continuano gli sgomberi

Nonostante da più parti si alzino voci a non generalizzare, a non colpire i rom (o i romeni) indistintamente, continuano in questi giorni, da parte delle forze dell’ordine, sotto l’egida delle amministrazioni comunali, gli sgomberi di campi rom.

In queste ore infatti, sono molti gli sgomberi in atto: prima a Roma dove è stato sgomberato l’insediamento di Ponte Mammolo, poi a Firenze, dove 25 persone sono state allontanate dal campo di via Olmatello, infine a Senigallia, dove sono stati “cacciati” un’altra settantina di persone.

A Roma si è trattata di un’operazione militare in piena regola, con un centinaio tra poliziotti, guardie forestali e vigili urbani, che con l’aiuto di ruspe hanno raso al suolo tutto.
70 persone sono state identificate, 70 persone che avevano poco ed ora non hanno più nulla.

A Firenze, sempre grazie a una presenza massiccia di forze dell’ordine, sono stati identificati 25 cittadini stranieri e rase al suolo alcune abitazioni all’interno del campo di via Olmatello, nell’intento, parole della giunta, di “superare il campo rom”.

A Senigallia invece le ruspe sono intervenute lungo strada statale in via Podesti: gli abitanti dell’insediamento sono stai identificati e costretti a spostarsi verso sud.

Tutte queste operazioni sono state svolte da amministrazioni di centro sinistra: il tutto non sembra molto diverso dai metodi invocati ieri dal consigliere leghista di Treviso che invocava l’uso dei metodi da SS contro gli immigrati, anzi a ben vedere siamo ben oltre, visto che un episodio, certo di una feroce drammaticità, accaduto più di un mese fa,
continua a portare conseguenze altrettanto drammatiche su una intera comunità.