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Roma – Afghanistan, Grecia, Italia: quale diritto d’asilo?

Ogni giorno decine di persone in fuga dall’Afghanistan – ma non solo – vengono respinte nei nostri porti dell’Adriatico, a Venezia, Ancona e Bari. Ad esse non solo non viene permesso di chiedere asilo in Italia, ma vengono addirittura rimandate in Grecia, dentro gli stessi tir, camion o stive dentro le quali sono arrivati. Si tratta di persone, a volte anche minorenni che scappano da guerre, persecuzioni e torture affrontando lunghi e rischiosi viaggi.

La Grecia non garantisce loro protezione e il regolamento Dublino II, che stabilisce la competenza degli Stati rispetto alle richieste d’asilo, non gli permette di fare domanda di protezione in altri Paesi. Le finger prints inchiodano molti migranti ad un Paese che non ha nessuna intenzione di accoglierli.

Per coloro che riescono ad arrivare in Italia il viaggio finisce ancora una volta in strada, a Roma spesso nei meandri intorno alla stazione Ostiense. Le politiche di accoglienza e di protezione in Italia sono infatti assolutamente insufficienti: tempi di attesa lunghissimi per sapere se l’Italia accoglierà o meno la propria richiesta di asilo, centri di accoglienza incapaci di offrire a tutti un alloggio, nessun programma di inclusione sociale.

A seguito del reportage della rete tuttidirittiumanipertutti svolto a Patrasso, l’associazione “Laboratorio 53 onlus” vi invita a partecipare giovedì 14 maggio alle ore 16.45 presso la Fondazione Basso (Via della Dogana Vecchia 5) ad una tavola rotonda, per discutere insieme di questi temi. Sarà una occasione per denunciare un diritto di asilo sempre più inaccessibile e un momento di confronto con le associazioni che operano in questo settore, al fine di costruire insieme nuove prospettive e modalità di intervento.

Gli interventi ripercorreranno brevemente il tragitto dei migranti dall’Afghanistan a Roma; ci sarà, oltre alla già citata rete, il giornalista Basir Ahang, Peacereporter, l’ASGI -Associazione Studi Giuridici sull’Immigrazione, l’UNHCR – Alto Commissariato delle Nazioni per i Rifugiati, le associazioni Antigone, Save The Children e Medici Contro la Tortura. Sono state invitate inoltre le altre associazioni del settore e verrà proiettato un video girato a Patrasso dalla rete.

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