Lo sgombero del campo nomadi allocati nello Spazio Boario, vicino Largo Giovanni Battista Marzi di fronte al Villaggio Globale, prosegue lentamente. Il più centrale tra i campi nomadi della capitale, nel pieno del quartiere di Testaccio, registra la presenza di roulotte dove vivono 150 persone, tra adulti e bambini.
Fino allo scorso anno i nomadi, italiani di etnia caldarash, occupavano un’altra area dell’ ex mattatorio, poi destinata ai locali della “città dell’Altraeconomia” ed erano in attesa di una sistemazione definitiva che l’ammininistrazione comunale (l’allora Giunta Veltroni) aveva promesso di individuare.
Le operazioni di sgombero sono coordinate dal dirigente dell’ufficio prevenzione generale della questura, Raffaele Clemente e coadiuvate dai vigili urbani dell’VIII gruppo comandati da Antonio Di Maggio.
«Sono integrati nel quartiere – racconta Alessia, del Villaggio Globale – sono caldarash, sono qui dal 1989 con loro abbiamo sempre avuto un ottimo rapporto». (sg)
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