Per la libertà di movimento, per i diritti di cittadinanza

Da Repubblica on line del 2 ottobre 2008

Roma, cinese malmenato da un gruppo di ragazzi italiani

Picchiato a sangue da un gruppo di giovanissimi per il solo fatto di essere straniero in Italia. Un cinese di 36 anni è stato insultato, accerchiato e pestato da sette minorenni, in viale Duilio Cambellotti a Roma, davanti al teatro di Tor Bella Monaca. L’uomo ha il setto nasale rotto, un grave trauma cranico, una profonda ferita alla testa e alcuni tagli al volto; è ricoverato al policlinico di Tor Vergata in stato di shock ma non è in pericolo di vita. L’aggressione è a sfondo razziale: il gruppo lo ha circondato insultandolo e gridandogli “cinese di merda”.

Gli inquirenti hanno identificato nel giro di poche ore i responsabili dell’aggressione: “Sono stati fermati in sette, tutti minorenni e tutti residenti nella zona di Tor Bella Monaca” dice il comandante dei vigili urbani della capitale Angelo Giuliano. I ragazzi hanno fra i 14 e i 17 anni, alcuni frequentano un istituto professionale della zona, il Sant’Antonio, e studiano come giardinieri ed elettricisti. Dovranno rispondere di lesioni personali dolose con l’aggravante dello sfondo razziale. Al commissariato sono arrivati i genitori, ovviamente molto arrabbiati con i loro ragazzi: la madre di uno dei più giovani ha avuto un malore, mentre il padre, dopo aver parlato con il comandante Antonio di Maggio, ha sgridato il figlio e lo ha schiaffeggiato. L’atteggiamento dei ragazzi, invece, è distaccato. “Sono molto freddi” ha raccontato uno dei vigili del commissariato, e “non ammettono chiaramente di essere stati loro gli autori dell’aggressione, nonostante i testimoni li inchiodino”.

L’aggressione è avvenuta mentre l’uomo stava aspettando l’autobus: lo ha raccontato lui stesso, in un italiano stentato e mimando l’assalto, ai medici del Policlinico, dove rimarrà in osservazione per le prossime 24 ore. E lo ha confermato anche la moglie dell’uomo, giunta in ospedale: “era solo alla fermata, aspettava il bus 20, si sono avvicinati e lo hanno picchiato” ha detto. I due vivono a Roma e hanno tre figli. Dopo la violenza il gruppo, secondo un testimone, è fuggito verso viale dell’Archeologia lasciando a terra la vittima.

Per gli inquirenti la banda è la stessa che nei giorni scorsi ha aggredito due uomini originari della Costa d’Avorio, di 30 e 24 anni, chiamandoli “sporchi negri”. La stessa baby gang da una decina di giorni va in giro a frantumare i finestrini delle auto degli impiegati del Municipio VIII e dei vigili urbani dell’VIII Gruppo.