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SPRAR – I numeri dell’accoglienza. Compendio statistico 2009

Il Servizio Centrale presenta in questo quaderno i principali dati statistici
relativi alle attività del Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati
(SPRAR) per l’anno 2009.

Le indicazioni numeriche – prodotte in tabelle e grafi ci, con valori assoluti
e percentuali – non permettono di raccontare in maniera completa lo SPRAR
e i tanti progetti territoriali che lo compongono. Si è, infatti, persuasi che
l’accoglienza può essere narrata nella sua complessità solamente attraverso
le parole, in grado di descrivere volti, esperienze, storie. Allo stesso modo si
ha ben presente quanto sia difficile tradurre in numeri i momenti di frustrazione
davanti alle situazioni troppo complesse per essere risolte in tempo reale,
gli entusiasmi per una buona esperienza da condividere o per un successo
nella vita privata di un rifugiato o di una rifugiata. Griglie e istogrammi non
consentono di restituire la debordante umanità che caratterizza ogni struttura
di accoglienza, ogni sportello informativo, ogni colloquio, ogni incontro, ogni
quotidiano dello SPRAR. Questo è certo.

E’ altrettanto certo, però, che i numeri forniscono tanti spunti e possono
indurre all’avvio di riflessioni complesse, perché delimitano in modo chiaro
le aree delle realtà esaminate. In questo caso l’accoglienza di richiedenti e
titolari di protezione internazionale.

In qualche modo i numeri permettono di tracciare i confini e di identificarli,
consentendo, allo stesso tempo, di riconoscerne le falle (le brecce) e quindi
superarli. In una costante tensione verso il miglioramento.
Piace anche raffigurare i dati statistici come un telaio, sulla quale struttura
si intreccia una trama sempre più elaborata, che l’analisi degli stessi dati e le
parole della narrazione concorrono a tessere.

Le statistiche prodotte dallo SPRAR consegnano, dunque, al lettore attento molti elementi che non lasciano indifferenti e chiamano alla responsabilità di
una riflessione.
Un dato su tutti: 7.845. Nelle pagine che seguono questo numero,
corrispondente al totale delle persone accolte dallo SPRAR nel 2009, sarà
richiamato più volte. Chi avrà la pazienza di leggere fi no all’ultima pagina, lo
ritroverà indicato continuamente, quasi come un “tormentone”.

E’ in effetti un numero centrale che, se fatto incontrare con altri dati, diventa
la chiave di lettura della realtà dell’accoglienza e, contestualmente, l’incipit da
cui partire per una programmazione futura.

7.845 è innanzitutto un dato da rapportare ai 3.000 posti di accoglienza
della rete dello SPRAR e al circa migliaio di persone che al 31 dicembre 2009
erano ancora in “lista di attesa” per accedere alle misure di accoglienza. Nel
correlare questi numeri, come non interrogarsi sulla dimensione del Sistema di
protezione e sulla sua capacità di poter essere raggiunto da tutti i richiedenti
e titolari di protezione con la necessità di essere accolti?
7.845 è anche un numero che reclama il confronto con alcuni dati del
recente passato.
Nel 2008 sono stati 36.951 gli arrivi via mare; 31.097 le domande di
protezione inviate alle competenti Commissioni territoriali; 8.412 le persone
accolte nel Sistema di protezione.

Nel 2009 i cosiddetti “sbarchi” sono drasticamente diminuiti (il 74% in
meno) con un totale di 9.573. Le domande di protezione sono state quasi
dimezzate, in quanto scese a 17.603, mentre l’accoglienza nello SPRAR ha
avuto “solo” una leggera flessione (di circa il 7%), dovuta sostanzialmente
non al calo delle richieste di accoglienza, ma alla graduale chiusura dei
circa 1.500 posti straordinari attivati nell’estate 2008, così come più avanti
ampiamente raccontato.
In questi termini 7.845 è un numero molto suggestivo e soprattutto consente di affermare che se l’emergenza degli arrivi del 2008 è definitivamente
terminata, continua l’urgenza dell’accoglienza. E della protezione.

Questo quaderno è un compendio di statistiche che saranno successivamente
analizzate e indagate nell’annuale rapporto sullo SPRAR. Al Servizio centrale
piacerebbe molto possa diventare anche uno strumento utile, dal quale far
partire filoni di indagini e di ricerche da parte di enti di ricerca, università,
studenti, operatori. A disposizione, dunque, di quanti hanno intenzione di
conoscere la realtà dei rifugiati in Italia e con l’auspicio che le pagine da
scrivere sull’accoglienza siano ancora tante.

Scarica il rapporto completo
I numeri dell’accoglienza. Compendio statistico 2009