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Sanatoria 2012 – Il Veneto nega l’iscrizione al Servizio Sanitario Nazionale

Un video girato allo Sportello dell'ULSS 16: nessuna indicazione dalla Regione. Iscrizione negata anche con il Codice Fiscale

Era prevedibile. La circolare del Ministero dell’Interno n. 6561 del 26 ottobre 2012 infatti, pur ricordando che il versamento del contributo forfettario di 1.000 euro copriva in parte anche le spese per l’assistenza sanitaria e riconoscendo che gli stranieri per cui è stata presentata la domanda sono in tutto e per tutto assimilabili ai titolari di permesso di soggiorno destinatari dell’assicurazione obbligatoria prevista dall’art 34 del TU, dava indicazioni nel senso di fornire loro assistenza solo in qualità di Stranieri Temporaneamente Presenti (Codice STP) a cui sono riconosciute le sole cure indifferibili ed urgenti, ancorché continuative.

In precedenza, conformemente alle disposizioni contenute nel Decreto Lgs 109/2012, la Regione Lombardia, lo scorso 8 ottobre, aveva emanato una circolare, la n. 28795 con cui dava indicazioni alle Aziende Sanitarie Locali di iscrivere temporaneamente al SSN (per 6 mesi rinnovabili) i lavoratori per i quali era stata presentata domanda di emersione, emettendo un codice fiscale provvisorio.

Solo successivamente, la circolare del Ministero dell’Interno, aveva stabilito il contrario.

Di seguito pubblichiamo un video girato dagli attivisti dell’Associazione Razzismo Stop presso uno degli Sportelli dell’Ulss 16 nel Veneto, in cui non solo viene negata l’iscrizione sanitaria agli stranieri in via di regolarizzazione ma viene addirittura respinta la richiesta nonostante il possesso del codice fiscale.

Ad un mese dalla conclusione della procedura di emersione, in Veneto, non sono state date ancora indicazioni sulle modalità con cui i lavoratori in attesa della convocazione possono accedere alla tutela sanitaria.
Ricordiamo comunque che, qualora le indicazioni delle Regioni, a differenza di quanto disposto dalla Regione Lombardia, andassero nel senso di riconoscere le sole cure indifferibili ed urgenti, con STP, si tratterebbe di una grave violazione del diritto alla salute.
I lavoratori infatti, nonostante il versamento dei contributi, nonostante il pagamento del contributo forfettario (con una quota destinata alla copertura sanitaria) non avrebbero diritto al medico di base, ad eventuali indennità di malattia o di maternità, etc, etc, etc, e sarebbero costretti a recarsi al Pronto Soccorso per ogni problematica essendo eventualmente costretti anche a pagare i tickets nei casi meno urgenti.

Nicola Grigion, Progetto Melting Pot Europa

Il video girato agli Sportelli dell’Ulss 16 nel Veneto

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