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Santoria 2012 – Su contributi e fiscalità regna la confusione

Sulla procedura si allunga l’ombra della parte relativa alla regolarizzazione delle retribuzioni, dei contributi e degli oneri fiscali per un periodo non inferiore ai sei mesi.

In primo luogo la previsione del periodo minimo di sei mesi sembrerebbe essere una sorta di garanzia richiesta per un periodo minimo lavorativo che lascia spazio all’idea per cui sia possibile interrompere il rapporto di lavoro anche prima della convocazione presso lo Sportello Unico. Si tratta di un tema questo che avava prodotto mostruosità nel corso del periodo di attesa delle convocazioni per la sanatoria 2009. La stessa previsione dalla possibilità di regolarizzare contratti a tempo determianto sembra andare in questa direzione.

I problemi però no sembrano esauriti. Se infatti tutto ciò potrà avvenire dopo la presentazione della domanda è evidente che datore di lavoro e lavoratore (spesso chiamato a pagare di tasca sua) vorranno conoscere preventivamente con certezza i costi che dovranno affrontare.
Per ciò che concerne la regolarizzazione degli stipendi precedenti, che dovranno essere corrispondenti a quanto stabilito dai rispettivi Contratti Collettivi Nazionali di categoria, a seconda dei settori di impiego, si fa sentire ancora il peso della mancata previsione di una garanzia per il lavoratore. Il pagamento delle retribuzioni passate infatti dovrà essere attestato tramite una dichiarazione congiunta. Ma nel caso le retribuzioni non fossero maistate percepite o fossero state versate in misura inferiore ai minimi previsti il lavoratore non avrebbe la possibilità di rifiutarsi di firmare il documento, pena il rigetto dell’istanza e quindi il mancato conseguimento del tanto desiderato permesso di soggiorno.
Sulla questione dei contributi pregressi (e minimo 6 mesi) da versare prima della convocazione allo Sportello Unico, la confusione è ancor anon poco. Il decreto ministeriale, all’art 5, ha definito la documentazione prevista per la dimostrazione del versamento (Uniemens, Dmag, Mav) senza però spiiegare come sarà possibile versare i contributi senza che sia ancora formalmente in essere un rapporto di lavoro. Infatti solo all’atto della stipula del conratto di soggiorno presso il SUI verranno effettuate le comunicazioni di assunzione nei confronti di INPS e Centro per l’impiego. E’ oimmaginabile che, dopo l’invio della domanda, vengano istituiti dei codici temporanei per aprire delle posizioni in favore dei lavoratori. Si tratta di una nostra supposizione. Sul tema infatti im Ministero non si è espresso. In ogni caso balza ancora all’occhio l’evidente squilibrio tra la posizione del datore di lavoro ed il lavoratore. Gli uffici preposti infatti accederà per via telematica alla documentiazione riguardante la regolarità contributiva dell’impresa (il DURC) dal quale dovrà emergerela correttesa del versamento dei contributi. Ma cosa avverrà se nello stesso periodo saranno rilevate irregolarità contributive riguardanti per esempio un diverso lavoratore impiegato nell’impresa? Sarà il lavoratore, vedendosi negare la regolarizzazione a pagare il prezzo più alto?

Stesso discorso vale per la regolarizzazione delle somme dovute a titolo fiscale che in questo caso i datori di lavoro (esclusi i datori di lavoro domestico non essendo sostituti di imposta) dovranno però versare entro il 16 novembre 2012.

Va ricordato che dal giorno di entrata in vigore del decreto e per tutta la durata del procedimento, fino alla sua eventuale archiviazione, al rigetto o al perfezionamento, sono sospesi i reati penali ed amministrativi a carico del lavoratore e del datore di lavoro.
Questo vale anche per quelle aziende (non certo poche in questo periodo) che abbiano effettuato nei mesi scorsi licenziamenti per motivi economici, utilizzando gli ammortizzatori sociali, mentre invece impiegavano dall’altra parte un lavoratore in nero. Un colpo di spugna che sarebbe accettabile solo in caso di esito positivo della procedura per il lavoratore.

Altri punti di fondamentale importanza devono ancora essere chiariti. Nel corso di una riunione con associazioni di categoria e sindacati il Ministero ha fornito verbalmente alcuni chiarimenti mentre altri sembrerebbero affidati alle Faq (non aventi alcun valore di legge) di prossima pubblicazione sul sito www.interno.gov.it.

Nicola Grigion, Progetto Melting Pot Europa