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Scandalo sui rinnovi e sugli aggiornamenti dei pds o della carta di soggiorno

Sportello Immigrati delle RDB/CUB di Bari

Le informazioni rese da poste italiane sul “foglio note” del kit e sul sito www.portaleimmigrazione.it sono errate e stanno creando una confusione totale.
Le anomalie e le disfunzioni che il nuovo sistema sta rivelando sono dovute all’inesperienza e la mancanza di preparazione delle poste italiane per gestire le pratiche di richieste e rinnovi dei permessi/carte di soggiorno. Non possiamo accettare che la cooperazione tra governo e poste italiane vada avanti e crei agli immigrti nuovi disaggi morali, economici e sociali che finora nessuno si sta denunciando: di fatto girano troppi interessi intorno alla nuova forma di truffa organizzata.
Vi do esempio di una anomalia grave dovuta alle indicazioni che il sistema ha dato per gli aggiornamenti dei permessi o delle carte di soggiorno.

Leggendo la seconda pagina del foglio note del kit (distribuito nelle poste) oppure entrando sul sito www.portaleimmigrazione.it, nello spazio tipologie di richiesta, se clicchiamo sulla parte ”Rilascio / Rinnovo del Permesso di Soggiorno per Stranieri da presentare presso gli Uffici Postali abilitati“ e scegliendo la parola aggiornamento permesso di soggiorno, si leggono i seguenti informazioni:

a) Istanza compilata e sottoscritta dall’interessato (Modulo 1);

b) Fotocopia di tutto il passaporto o di altro documento equipollente (vedi tabella n° 4);

c) In relazione all’aggiornamento richiesto deve essere prodotta la seguente documentazione:
. Cambio di domicilio: è sufficiente la compilazione del modulo 1, quale autocertificazione.
. Inserimento del figlio minore nato in Italia: è sufficiente la compilazione del modulo
1, quale autocertificazione.
. Inserimento del figlio infraquattordicenne che ha fatto ingresso in Italia a seguito del
rilascio del visto di ingresso per ricongiungimento familiare o familiare al seguito: è
sufficiente la compilazione del modulo 1, quale autocertificazione, allegando la
fotocopia del passaporto o titolo equipollente con il quale il minore ha fatto ingresso
in Italia.
. Aggiornamento dati del passaporto o documento equipollente: è sufficiente compilare
il modulo 1, allegando fotocopia del nuovo passaporto o documento equipollente.
. Variazioni anagrafiche. Per le variazioni inerenti il nome, cognome, data e luogo di
nascita e cittadinanza dovrà essere prodotta una dichiarazione rilasciata dalla
Rappresentanza Diplomatica/Consolare del Paese di appartenenza attestante che le
nuove generalità anagrafiche si riferiscono alla medesima persona.
. Aggiornamento delle fotografie. Qualora la carta di soggiorno sia utilizzata come
documento di identificazione personale devono essere aggiornate le fotografie ogni
cinque (5) anni: è sufficiente la compilazione del modulo 1.

Attualmente gli immigrati che, in riferimento a lle suddette informazioni, hanno chiesto l’aggiornamento si sono ritrovti con la pratica bloccata nelle questure perche’ ora dicono che il sistema sta reclamando il modulo due (2) che non si evidenzia da nessuna parte.
Inoltro di seguito la lettera ricevuta da un immigrato dalla questura di bari in risposta alla richiesta di aggiornamento per l’inserimento del figlio nato in italia e dei dati del suo nuovo passapoprto sul pds.

Testo della lettera:

OGGETTO: INTEGRAZIONE PRATICA
In riferimento alla sua richiesta del PERMESSO di SOGGIORNO, La S.V. è pregata di presentarsi presso l’Ufficio Postale “Sportello Amico” portando in copia il modulo 2 sez 1, che dovrà essere compilato in ogni sua parte, il contratto di soggiorno con allegata la ricevuta della raccomandata inviata allo sportello immigrazione della Prefettura di Bari, l’autorizzazione lavorativa rilasciata dal competente ufficio del lavoro.
Tale documentazione dovrà essere trasmessa, al Centro Servizi “C.S.A” sito in viale Trastevere nr. 191, 00153 Roma

Quando ci siamo recati in questura per chiedere informazioni ci hanno detti che il sistema non gli permette di procedere senza quel modulo due spedito come hanno indicato nella lettera.

– Allo “Sportello Amico” delle Poste Italiane l’impiegato non sa come deve inviare il modulo2 senza rifare un’altra istanza e altre 30 Euro di pagamento; ciò significa rifare nuovamente la pratica e perdere 70 Euro già pagati per la prima spedizione,

– Al centro servizi delle poste (C.S.A) non sanno niente perché dicono che non hanno più la pratica in mano e anche se l’avessero non potrebbero includere due pratiche con dei codici diversi l’una dall’altra.
non si sa come uscire da questa trappola di questo sistema?

Questa è la conseguenza della politica sbagliata sull’immigrazione del governo in cui i soli a pagare sono gli immigrati; perdendo soldi e tempo per vedere tutte le attività bloccate da un sistema che nessuno comprende, neanche loro. Nessuno, sia le questure che gli operatori, può dare una spiegazione coerente per giustificare le anomalie segnalate.
Noi riteniamo che si deve frenare questa truffa organizzata sulla pelle degli immigrati e che è urgente trovare una modalità per rinnovare i documenti senza questi ricatti che hanno procurato disagio a molti immigrati.