Per la libertà di movimento, per i diritti di cittadinanza

Sciopero della fame per il permesso di soggiorno

I nostri compagni Bachu Siddiqud Nure Alam e vladimir Itosturi, del Comitato Immigrati In Italia romano, al quinto giorno di sciopero della fame, sono stati ricoverati d’urgenza al policlinico Umberto I della capitale e costretti a interrompere la loro protesta.

I motivi di questa forma estrema di lotta, a cui sono stati costretti dalla sordità e dalla disumanità del governo italiano sono i seguenti:
per rivendicare Il riconoscimento dei diritti degli immigratiper cancellare la legge Bossi-Fini, bloccando immediatamente la sua applicazione e i suoi terribili effetti. Sono sostenuti da tantissime comunità: romena, albanese, ucraina, cinese, filippina, indiana, bengalese, pakistana, srilankese, senegalese, marocchina, etiope, danese, equadoregna e peruviana.

A nome di tutte hanno indicato chiaramente gli obiettivi della protesta:
– il riesame dei Permessi di Soggiorno rigettati nell’ ultima sanatoria
– il rilascio immediato del Permesso di Soggiorno per tutti senza condizioni
– il rinnovo immediato e valido per 4 anni del ppPdS, attraverso gli uffici comunali
– la sanatoria e i pieni diritti di cittadinanza per tutti
– il blocco delle espulsioni e la chiusura dei Centri di PermanenzaTemporanea.
In seguito alle mancate risposte da parte del prefetto di Roma alle istanze rivendicate nella grande manifestazione di Domenica 26 settembre, presentate Martedì 28 Settembre da una nostra delegazione delle delle maggiori comunità immigrate a Roma, i tre nostri compagni Bachu, Wladimir e Chabab hanno iniziato lo sciopero della fame.
Gli scioperanti, le comunità e il comitato immigrati in italia hanno indirizzato una lettera al presidente ciampi per esporre le proprie ragioni e richiedere un incontro urgente, ma, per il momento, dal Quirinale, come dal prefetto Serra e dal governo, non è giunta alcuna risposta soddisfacente.

Domenica 3 Ottobre, in Piazza della Repubblica si è svolta un partecipartissima assemblea, alla presenza di delegazioni provenienti da tutta Italia, nel corso deolla quale i nostri tre compagni sono stati prelevati e ricoverati in ospedale.

Dall’assemblea e dai tre compagni il messaggio rivolto a tutti è questo:
La lotta continua! Bisogna estenderla e rafforzarla!
La legge Bossi-Fini è una vergogna che calpesta i diritti umani e la dignità delle persone. Va cancellata subito e vanno immediatamente bloccati gli effetti devastanti che sta provocando.
Va rivista completamente tutta la legislazione sull’immigrazione in italia, cominciando con l’abrogazione del “Testo Unico”, ideato da Turco e Napolitano e peggiorato dai loro successori Bossi e Fini.

Chiediamo a tutti di esprimere fattivamente il proprio sostegno ai compagni romani.
Proponiamo di promuovere ovunque iniziative locali in sostegno alle nostre rivendicazioni

Roma, domenica 3 ottobre 2004 h. 22.00

Il Comitato Immigrati in Italia (CII)