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Segnalazioni degli irregolari – Possibile parola alle Regioni

Il Ministro dell'Interno ipotizza alcune modifiche al testo del ddl 733 nella discussione alla Camera

«Io penso – ha detto Maroni – che il testo si possa migliorare tenendo presente il fatto che la sanità è competenza esclusiva delle Regioni». Il Ministro Maroni sembra parare il colpo dopo le pesanti critiche piovute sul Viminale da parte di tutto il mondo della sanità.

La soppressione del divieto di segnalazione previsto dall’art. 35 del Testo Unico sull’immigrazione non piace proprio a nessuno tant’è che il Ministro ha paventato l’ipotesi di introdurre alcune modifiche durante la discussione del disegno di legge alla Camera per demandare alle Regioni, che sulla materia hanno competenza a legiferare, il compito di regolare la questione.

Cancellare l’art. 35 significherebbe aprire il campo alle più disparate interpretazioni del codice penale.

Alle Regioni, in caso di modifica dell’emendamento approvato al Senato, ma anche in caso di approvazione della norma così come è stata proposta, rimane dunque la possibilità di reintrodurre al livello territoriale il divieto che peraltro farebbe rientrare la discrepanza prefigurata tra la normativa e il codice deontologico dei medici.

Già negli scorsi giorni comunque il Consiglio della Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri, aveva diffuso un documento nel quale si faceva presente che le violazioni dei codici deontologici possono essere sanzionate dagli ordini e quindi, ipotizzava sanzioni disciplinari per i medici che avessero segnalato gli irregolari.