Per la libertà di movimento, per i diritti di cittadinanza

da Rai.it del 26 maggio 2006

Senato Usa approva riforma: rafforzato confine col Messico, nascono i “lavoratori ospiti”

l Senato degli Stati Uniti ha approvato una radicale riforma della legge sull’ immigrazione, che consentirà di legalizzare la posizione di gran parte degli oltre 11 milioni di clandestini che lavorano oggi negli Stati Uniti. Il disegno di legge, che contiene anche misure per rafforzare i confini col Messico, crea anche, ed e’ la prima volta, lo status di ‘lavoratore ospite’, con permessi temporanei di lavoro, rivolto soprattutto al settore dell’agricoltura.

Da armonizzare con legge della Camera
Il testo della legge – che cerca di trovare un equilibrio tra gli interessi di settori diversi, dai conservatori agli ispanici, dai datori di lavoro ai sindacati – dovra’ adesso essere armonizzato con la misura gia’ approvata dalla Camera, che e’ invece centrata sulla punizione degli illegali. Il leader della maggioranza repubblicana al Senato Bill Frist ha sollecitato i membri del Congresso a mettersi immediatamente al lavoro per conciliare i due testi, anche se il compito appare molto difficile. Il senatore repubblicano John McCain, uno dei patrocinatori della riforma, ha detto che “non saranno tracciate linee sulla sabbia” tra cio’ che potra’ essere modificato e cio’ che viene invece considerato inamovibile nel testo della Senato. “Non e’ questo il modo di agire se vogliamo giungere veramente ad un accordo”, ha spiegato McCain. Gli oppositori della legge, dopo avere tentato invano di bloccarla con una raffica di emendamenti, hanno ieri sparato a zero sui contenuti. “Questa legge non protegge i nostri confini – ha detto il senatore dell’Alabama Jeff Sessions – e concede una amnistia agli immigrati illegali”.

Cosa prevede la legge
La legge approvata dal Senato offre a gran parte degli oltre 11 milioni di immigrati clandestini la possibilita’ di mettersi in regola pagando multe (per 3.250 dollari), le tasse arretrate e imparando l’inglese (dovranno superare un esame). La legge favorisce i clandestini che vivono negli Stati Uniti da oltre cinque anni. Chi si trova in America da piu’ di due anni (ma meno di cinque) si trova in una sorta di limbo: potra’ restare negli Usa ma solo dopo avere registrato la sua posizione ad un posto di confine compilando un modulo. Nessuna speranza invece, nel progetto del Senato, per chi vive e lavora illegamente in America da meno di due anni. Dovra’ tornare a casa. Ma anche gli immigrati che possono avere accesso al sentiero per la carta verde (residenza permanente) e quindi successivamente (se lo vorranno) la cittadinanza americana, dovranno stare molto attenti a non mettersi nei guai con la legge: chi si rende responsabile di un reato grave sara’ deportato, mentre anche l’accumulo di tre reati minori fara’ scattare l’espulsione del paese.