Per la libertà di movimento, per i diritti di cittadinanza

da corriere.it del 5 settembre 2007

Sgomberati due campi rom in via San Dionigi

All'interno un centinaio di persone, donne e i bambini sono stati temporaneamente accolti nella struttura comunale di viale Ortles

Due campi rom abusivi, con dentro circa cento persone, sono stati sgomberati da polizia e carabinieri in via San Dionigi ma a due altezze diverse: civici 93 e 101. Il primo era il più grande dei due campi: i militari vi hanno trovato 81 minori e 63 adulti. «Le donne e i bambini sono stati temporaneamente accolti nella struttura comunale di viale Ortles» ha detto Mariolina Moioli, assessore alle Politiche sociali. Il Nuir, Nucleo di Intervento Rapido del Comune, ha provveduto alla demolizione delle costruzioni abusive.
Proseguendo sulla via, un secondo insediamento: una quindicina di rom (tra cui 3 minorenni), che all’arrivo dei vigili si sono allontanati spontaneamente. In questa seconda area non si è potuto procedere alla demolizione delle baracche perché è necessario smaltire in sicurezza alcuni materiali tossici con cui sono coperte. La zona di via San Dionigi era finita recentemente sotto i riflettori per due casi di cronaca: l’11 agosto il villaggio nomade è stato preso di mira da ignoti, che hanno sparato quattro colpi di fucile contro le baracche, senza fare vittime. Il 29 giugno un grosso incendio aveva devastato quasi tutto l’insediamento. Le fiamme si erano levate così alte da essere viste fino nel centro di Milano. In seguito al rogo, erano stati fatti evacuare diversi nuclei familiari.

DE CORATO E MOIOLI – «Con lo sgombero abbiamo dato seguito alle richieste che erano arrivate dai residenti del quartiere, dai Comitati e da quasi tutto il Consiglio di Zona 5 – spiega il vice Sindaco De Corato -. Una richiesta di sicurezza che anche il Consiglio comunale aveva espresso chiaramente approvando il 18 giugno, con una larga e trasversale maggioranza, una mozione sul degrado e le occupazioni di Chiaravalle. Con questa operazione portiamo avanti un’azione chiara di legalità e sicurezza dopo aver preso atto di quella richiesta urgente e condivisa». «Stiamo procedendo con l’applicazione del Patto di socialità e legalità nei campi autorizzati presenti sul territorio cittadino, in attuazione della mozione approvata in modo unanime dal Consiglio comunale» ha aggiunto la Moioli. De Corato e la Moioli hanno aggiunto che «lo sgombero dell’area di San Dionigi si è resa necessaria per le precarie condizioni igienico sanitarie in cui versava. Si trattava di un insediamento abusivo che continuava a popolarsi. Lo dimostra il fatto che nel corso dello sgombero sono stati individuati alcuni rom appena arrivati dalla Romania».

REAZIONI – Le modalità dello sgombero del campo rom di via San Dionigi «ci preoccupano e ci sorprendono». Parole di Ezio Casati, assessore alle Politiche sociali della Provincia. I consiglieri dell’Ulivo in Comune Andrea Fanzago e Carmelo Rozza denunciano che «l’operazione non risolve il problema, ma lo rinvia in data da destinarsi». Secondo Casati, «non si può preavvisare la Casa della carità e i responsabili del campo soltanto pochi minuti prima di agire. E ancora: le donne e i bambini hanno trovato collocazione in viale Ortles, e tutti gli altri?». Secondo l’assessore provinciale il rischio è che decine di nomadi si spostino nell’hinterland.
L’invito è dunque a «chiarire una volta per tutte la linea del Comune sulla questione nomadi e sedersi attorno a un tavolo con gli altri Comuni della Provincia per elaborare una linea condivisa».