Per la libertà di movimento, per i diritti di cittadinanza
/

Sgomberati i sotterranei dell’Ex Moi di Torino

Photo credit: Ex Moi Occupata Rifugiati.

Un garage nel sottosuolo non è un posto dove un essere umano possa vivere, questo è fuori discussione.

Il fatto che decine di persone abitino e abbiano abitato nei garage dell’ex Moi è una realtà che è andata peggiorando giorno dopo giorno, una realtà di cui sono stati da lungo tempo al corrente il Comune, la Questura,la Prefettura, la Compagnia di San Paolo, la Diocesi e non ultima la Procura.

Oggi le istituzioni cittadine si sono presentate per la prima volta tutte insieme al Moi per presenziare lo sgombero dei sotterranei.

Una manifestazione di efficienza pubblica da mostrare alla cittadinanza e ai numerosi giornalisti, dovutamente avvertiti e quindi accorsi dal primo mattino.

Il Comitato di Solidarietà, insieme ai residenti, finché è stato possibile ha cercato di evitare che le persone si stanziassero in spazi non abitativi come i garage.

Ma nessun cittadino o gruppo di cittadini può arginare l’ondata delle persone per le quali è scaduto il periodo di accoglienza in Sprar e Cas e che regolarmente si riversa nelle nostre città.

Chiediamo con forza che questo progetto non sia uno sgombero, ma una reale possibilità di autonomia per le persone, che non sia l’inizio di un mero smembramento della popolazione del Moi, e sua distribuzione in un altrove a scadenza, con progetti che preludano a un nuovo abbandono.

Nonostante la durezza della vita nei garage, qualcuno degli abitanti ha preferito rimanere piuttosto che affrontare la precarietà e l’incertezza dell’offerta abitativa e progettuale loro proposta.

La loro resistenza è indicativa di un processo che, nonostante i proclami, non è concordato e condiviso.

Il Comitato di Solidarietà Migranti e Rifugiati