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tratto da Unhcr

Si conclude il rimpatrio in Sierra Leone

Comunicato stampa dell' Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati

Con il ritorno degli ultimi dei circa 280mila rifugiati sierraleonesi rimpatriati
dalla fine del decennale conflitto nel 2000, si conclude oggi l’imponente programma
di rimpatrio dell’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR).

L’ultimo convoglio UNHCR dalla Liberia ha attraversato oggi il fiume Mano entrando
in Sierra Leone con a bordo 286 rifugiati, mentre l’ultimo convoglio proveniente
dalla Guinea è partito oggi è arriverà domani in Sierra Leone con 329 rifugiati.

Il programma di rimpatrio volontario assistito UNHCR sarebbe dovuto concludersi lo
scorso 30 giugno, ma a causa della gran quantità di richieste pervenute da parte di
rifugiati sierraleonesi in Liberia è stato prolungato fino alla fine di questo mese.

Il ritmo dei rimpatri in Sierra Leone è aumentato notevolmente negli ultimi mesi
poiché i rifugiati, soprattutto quelli che si trovavano in Liberia e Guinea, si sono
affrettati a tornare nel proprio paese prima che il programma UNHCR terminasse.

A causa del conflitto, circa 120mila sierraleonesi erano fuggiti in Liberia e
370mila in Guinea.

“È davvero incoraggiante vedere così tanti rifugiati tornare in Sierra Leone così
determinati a ricostruire le proprie vite dopo aver vissuto per quasi dieci anni nei
campi profughi dei paesi limitrofi” ha dichiarato l’Alto Commissario per i rifugiati
Ruud Lubbers.

Lubbers, che ha svolto diverse missioni nella regione dell’Africa occidentale, ha
evidenziato in particolar modo la necessità di perseguire soluzioni durevoli per le
cosiddette “crisi di rifugiati protratte”, quelle in cui i rifugiati si trovano in
esilio per anni o anche per decenni. Nonostante il numero delle persone di cui si
occupa l’UNHCR sia complessivamente diminuito, passando dai 21,8 milioni dell’inizio
del 2001 ai 17,1 milioni all’inizio del 2004, nel mondo vi sono ancora 38 situazioni
in cui i rifugiati si trovano in esilio da cinque anni o più.

Finora quest’anno circa 25mila rifugiati sierraleonesi hanno fatto ritorno nel
proprio paese soprattutto da Guinea e Liberia, ma anche – in misura minore – da
altri paesi come Mali, Senegal, Ghana, Nigeria e Gambia. Complessivamente,
dall’inizio del rimpatrio nel 2001, l’UNHCR ha assistito 178mila rifugiati a
rientrare nel paese, mentre altri 92mila hanno preferito tornarvi autonomamente.

Circa 15mila rifugiati sierraleonesi hanno invece deciso di rimanere nei paesi
d’asilo e integrarsi localmente. Nei paesi in cui più rifugiati hanno deciso di
restare, l’UNHCR contribuirà alla loro integrazione attraverso la realizzazione di
progetti specifici.

I rifugiati rimpatriati con l’assistenza dell’UNHCR hanno ricevuto aiuti alimentari,
non alimentari e attrezzi per l’agricoltura durante le soste nei centri di transito
in Sierra Leone.

“I rifugiati rimpatriati si trovano ad affrontare molte sfide mentre cercano di
reintegrarsi nelle propri comunità di origine, soprattutto coloro che durante la
guerra hanno subito terribili mutilazioni” ha aggiunto l’Alto Commissario.

L’UNHCR e le agenzie partner, insieme al team delle Nazioni Unite operativo nel
paese e al governo, assisteranno i rifugiati rientrati nella reintegrazione
attraverso diversi progetti – che includono corsi di formazione professionale,
costruzione di ospedali e pozzi e ristrutturazione di scuole – fino alla fine del
2005.

Gli uffici dell’UNHCR in Sierra Leone resteranno operativi per assistere i circa
55mila rifugiati liberiani che si prevede faranno ritorno nel proprio paese quando,
nel prossimo mese di ottobre, il programma UNHCR per il rimpatrio volontario dei
rifugiati liberiani sarà attivo in tutta l’Africa occidentale.