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Fonte: Apcom

Sicurezza – Barrot: Non c’e’ via libera Ue a pacchetto italiano

Bruxelles, 23 set. – Il commissario Ue alla Giustizia, Jacques Barrot, ha detto oggi a Bruxelles di non aver preso ancora alcuna decisione sui tre decreti del ‘pacchetto sicurezza’, varati dal governo italiano nel luglio scorso.
Non c’è alcuna decisione presa da parte nostra sui tre decreti, e io non ho notificato nulla all’Italia”, ha detto il commissario rispondendo ad alcuni cronisti all’uscita del Parlamento europeo, dopo aver partecipato a un dibattito della Plenaria sul terrorismo.

L’affermazione del commissario contraddice quanto il ministro dell’Interno, Roberto Maroni, aveva dichiarato alla delegazione dell’Europarlamento che si era recata a Roma la settimana scorsa per visitare alcuni campi nomadi.
Uno dei membri della delegazione, la co-presidente dei Verdi europei, Monica Frassoni, ha dichiarato: “Quando l’abbiamo incontrato venerdì scorso al Viminale, insieme al ministro Ronchi, Maroni ci ha detto di aver avuto il via libera della Commissione Ue su due dei tre decreti: quello sul ricongiungimento familiare degli immigrati e quello sul diritto d’asilo; ha ammesso, invece, che c’erano ancora dei problemi sul terzo, (quello sulla libera circolazione dei cittadini Ue, ndr)”.

Secondo Frassoni, il ministro ha anche precisato che “i due decreti andranno quindi all’esame del Parlamento così come sono”. L’europarlamentare verde sottolinea di aver “chiesto specificamente a Maroni se avesse ricevuto una notifica formale” del via libera di Bruxelles. “La risposta – riferisce Frassoni – è stata ‘si'”.

Quanto alla decisione annunciata da Maroni di espellere i cittadini comunitari che, a seguito del censimento nei campi nomadi, risultino avere un reddito inferiore all’importo della pensione sociale (5.061 euro), Barrot si è limitato a dire che questa misura “fa parte dei tre decreti” che la Commissione sta ancora esaminando, per verificarne la compatibilità con il diritto Ue. Le condizioni per espellere un cittadino comunitario sono regolate dalla direttiva europea numero 38 del 2004, e fanno parte del terzo decreto del Pacchetto sicurezza di luglio.