Per la libertà di movimento, per i diritti di cittadinanza

Side by Side – Happening

Domenica 21 ottobre 2018 - Centro sociale Django, Via Daniele Monterumici 11 - Treviso

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Appello

Il decreto legge Salvini su immigrazione e sicurezza alza decisamente il livello del razzismo istituzionale nel nostro paese. L’attacco sempre più evidente ai poveri, a chi dissente, a chi si organizza per costruire alternative richiede una risposta senza ambiguità. L’arresto di Mimmo Lucano, sindaco di Riace, che ha costruito un’esperienza di accoglienza e di disobbedienza civile che ha ispirato e ispira molti di noi, è un atto che ci tocca direttamente, tutti. E la resistenza della sua comunità un esempio per chi sta dalla parte dell’umanità.
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Scriviamo queste righe con la commozione di chi ogni giorno vive la precarietà, di chi ogni giorno si arrovella per immaginare soluzioni alle “vite in attesa” di migliaia di persone che sono arrivate in Europa per costruirsi un futuro, la commozione di chi sa che in troppi non hanno lavoro, non hanno casa, nella quasi totale indifferenza del mondo istituzionale.

È un appello rivolto a tutte e tutti coloro che in questi anni hanno costruito dal nulla, senza sostegno economico o quasi, scuole di italiano, laboratori, spazi di vita e di cooperazione dal basso, agli operatori e ai gestori di quei CAS che con rispetto per la dignità umana accolgono i richiedenti asilo, a chi lavora volontariamente, con la paura di fallire, ma con il desiderio inarrestabile di chi lotta per un mondo includente, aperto, senza confini, per chi lotta fianco a fianco ai fratelli migranti contro la povertà e la devastazione sistemica delle nostre vite.
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Side by Side nasce con l’intento di estendere la consapevolezza che i migranti, con cui ci stiamo battendo, sono alla nostra pari, se non c’è questa presa di coscienza, se non riusciamo a riconoscergli una condizione di parità rischiamo di veder fallire il risultato di tutte le mobilitazioni che fianco a fianco abbiamo condotto in questi anni per i diritti e la giustizia sociale.
Non è una questione di buonismo come ci viene spesso rimproverato, la nostra non è una battaglia per i diritti dei nostri fratelli migranti, è una battaglia per i nostri diritti.

Vogliamo conoscere e imparare da tutte quelle esperienze incredibili che sono i laboratori di artigianato e d’arte che sono nate in questi anni, dalla musica al teatro, dalla sartoria all’agricoltura. Molte sono esperienze di micro-imprenditorialità o meglio di mutuo-auto-aiuto che sono nate attraverso la messa in comune dei saperi e delle competenze, altre sono realtà legate al mondo del volontariato che hanno come obbiettivo la formazione e l’inserimento nel tessuto cittadino dei richiedenti asilo.
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Dobbiamo mostrare il vero volto dell’accoglienza, inclusiva, trasversale che distrugge le barriere e dice che siamo tutti e tutte chiamati a prenderne parte, senza cancellare le storie delle varie componenti che vi aderiscono dobbiamo unirci, superare le barriere culturali e i confini nazionali, per i diritti sociali e per combattere lo sfruttamento e l’impoverimento.

Nelle nostre città, esiste un corpo sociale che non si arrende e che ha voglia di stare assieme ad altri, che ha voglia di mostrarsi perché esistiamo e siamo in tanti, sempre side by side.

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Programma della Giornata

– 11.00: La piazza di “Side by Side”. Allestimento di stand e tavoli con esposizione di materiali e autoproduzioni di tutte le realtà presenti.

– 13.00/14.30 Pranzo

-14.30/16.00 “L’universo che accoglie”: scambio di esperienze e informazioni.
Workshop tematici di confronto tra le diverse realtà territoriali.

-14.30 “Melodia Ritmica” Workshop tenuto da Moulaye Niag sulla ritmica africana. Aperto a tutti i musicisti, portarsi un qualsiasi strumento per partecipare al laboratorio.

-18.00 LIVE SHOW Guest: Papisse Diof, Moulaye Niag, Roberto Durante, Kanty Dop e molto altro ancora

A seguire assemblea di restituzione dei focus group e idee per l’autunno Musica e intrattenimento per tutta la giornata!


PANEL DISCUSSION

PANEL 1
DIRITTO ALLA CITTÀ PER TUTTI
Giovanna Marconi, Cattedra Unesco SSIIM, università Iuav di Venezia

Quando si tratta di governo dell’immigrazione, è sempre utile distinguere tra 2 livelli di politiche: quelle “migratorie“, definite a livello nazionale sulla base della sovranità di decidere chi e come può far ingresso e rimanere nel territorio di uno Stato… e quelle “per gli immigrati“, sviluppate a livello locale/urbano per far fronte alle sfide quotidiane che l’aumento dei residenti stranieri (regolari o meno) e della multiculturalità pone. Non di rado, le ‘buone’ politiche (e pratiche) locali, specie quelle più innovative e sperimentali, cercando di dare risposte pragmatiche a problemi concreti (come ad esempio quello di garantire accesso universale all’educazione o alla salute o ad un alloggio dignitoso), si collocano in un’area grigia dove alcune norme o diktat sanciti dalle ‘politiche migratorie’ vengono re-interpretati o apertamente contrastati in nome della giustizia sociale e della resistenza civile.
Il workshop intende ragionare su possibili forme e modi per valorizzare e amplificare le tante esperienze inclusive locali, in modo da contribuire a formare un opinione pubblica più consapevole e ad elaborare politiche migratorie più coerenti.

PANEL 2
FORMAZIONE AUTOGESTITA E COLLETTIVA
Antonella Bellero, Insegnante “Fuoriclasse scuola di italiano per il mondo”.

Incontro tra le varie realtà territoriali che promuovono esperienze di formazione e apprendimento della lingua intese come primo strumento di inclusione sociale. Esperienze a confronto, punti di forza e proposte condivise per un’educazione permanente e antirazzista nelle nostre città.

PANEL 3
MICROECONOMIE MIGRANTI
Fabrizio Urettini, Art director e attivista “Talking Hands“.

La ricerca di percorsi alternativi a una economia esclusivamente centrata sul mercato ha dato vita a quella che l’economista e sociologo francese Jean-Louis Laville definisce economia solidale.

Il focus group si occuperà di tracciare una mappatura delle esperienze più significative nate in questi anni a livello territoriale in cui cittadini e migranti reinventano il proprio quotidiano partendo dai propri desideri. Un modello fondato su un approccio mutualistico di auto aiuto che favorisce la nascita di comunità, di sinergie con l’imprenditoria locale e di interazione con il proprio territorio.
Dalle esperienze locali di lavoro agricolo a modelli mutualistici di accompagnamento alle famiglie nella cura dei propri figli, tutte quelle esperienze in cui competenze, abilità, e mestieri sono valorizzati attraverso la creazione di spazi condivisi che consentano di trovare soluzioni collettive a problemi individuali.

Un confronto tra i progetti anche sui possibili quadri istituzionali che possano riconoscere, convalidare e facilitare questi percorsi di sperimentazione sociale e di economia solidale

PANEL 4
SINDACALISMO & ORGANIZZAZIONE
Ruggero Sorci, sindacalista Associazione Difesa Lavoratori Cobas

Uno degli aspetti centrali rispetto ai fenomeni migratori, a prescindere dalla loro natura, resta la messa al lavoro dei corpi.


In questo senso le politiche migratorie spesso mirano ad aumentare il controllo sulla forza lavoro, rinforzando meccanismi di ricatto (rappresentati ad esempio dalla necessità di avere un lavoro per poter rinnovare il permesso di soggiorno), e causando quella inclusione differenziale che è fondamenta della guerra fra poveri che mette gli uni contro gli altri soggetti che in realtà sono vittime dello stesso sfruttamento.


Questo workshop intende ragionare sui modelli di organizzazione da mettere in pratica, analizzando le criticità del sindacalismo classico, e provando a immaginare nuove forme di lotta che intreccino le lotte territoriali.


MELODIA RITMICA

A partire dalle ore 14.30 si svolgerà il laboratorio musicale con Moulaye Niang – Artigiano e musicista

“Melodia Ritmica” è il workshop tenuto da Moulaye Niang sulla ritmica africana aperto a tutti i musicisti.
Veneziano di adozione, Moulaye è figlio di due artigiani che lo hanno educato alla cultura del “fare”, il papà orafo e la mamma textile designer. Dice di sé, essere il prodotto di una famiglia straordinaria, 4 fratelli musicisti che gli hanno regalato il dono della musica e dell’arte.
A Venezia dove risiede ha imparato l’arte di soffiare e modellare il vetro di cui ne rivendica la tradizione multiculturale.
La nozione ritmica è per lui “parte della nostra quotidianità e la ritroviamo in tutto: da come camminiamo alla pittura, c’è del ritmo in tutto quello che facciamo anche nel creare delle perle di vetro”.

Il laboratorio vedrà inoltre la partecipazione di Peace Diouf tra i più talentuosi chitarristi del Senegal che dopo aver suonato con i maggiori artisti del suo paese ha deciso di far base a Roma. Di etnia Sérèr, ha saputo arricchirsi dell’incontro con la musica moderna occidentale senza intaccare la profonda e radicata tradizione africana.

Roberto Durante, attratto dall’improvvisazione fin dai primi studi, ha approfondito il linguaggio jazzistico prendendo parte a diversi progetti di improvvisazione e composizione estemporanea con musicisti e registi internazionali.
Ai musicisti che intendono partecipare è chiesto di portarsi il proprio strumento. Al termine del laboratorio, a partire dalle ore 18.00 si svolgerà una jam session che oltre al trio vedrà la partecipazione di guest d’eccezione: il rapper ivoriano Kanty Dob e una cantante burkinabé.